(Adnkronos) – Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione del primo Comitato di innovazione e trasformazione del lavoro (Citla), fondato da MeglioQuesto in collaborazione con l’Associazione Lavoro&Welfare, con la partecipazione del presidente della commissione lavoro della Camera, Walter Rizzetto. Il Comitato si è riunito questa mattina per definire il piano di attività che partono subito su temi già identificati. A supporto del lavoro di analisi e proposte del Comitato ci sarà una ricerca su lavoratori e aziende e un’indagine sui direttori hr che permetterà di orientare nel tempo le scelte da intraprendere per governare la transizione delle imprese e del marcato.
La ricerca analizzerà le tematiche più attuali nel mercato del lavoro: il lavoro agile e l’impatto sulla modalità organizzativa e lavorativa, cosa abbiamo imparato e cosa rimarrà; l’organizzazione produttiva nell’epoca della transizione digitale ed ecologica, come le imprese si sono riorganizzate; conciliare i tempi di vita e del lavoro, dalle grandi dimissioni alla ricerca di qualità del lavoro, alla settimana di quattro giornate.
Nelle indagini saranno coinvolti oltre ai membri del comitato anche manager d’impresa, professionisti del e del giuslavorismo, docenti, professionisti che daranno il loro contributo a supporto degli approfondimenti che saranno presentati nei prossimi mesi.
Secondo Walter Rizzetto, presidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato Camera dei deputati “i temi sui quali siamo già al lavoro sono digitalizzazione e smart working, sui quali va ancora migliorata l’azione politica. Il mercato del lavoro cambierà in modo molto rapido e andremo a lavorare per obiettivi e un po’ meno su orari preimpostati. Il dibattito sulle giornate lavorative: è un tema che la politica deve conoscere prima di deliberare e normare. Do qui una anticipazione: lunedì farò in Commissione una proposta ai Commissari di un’indagine conoscitiva su questi temi, cercando di ascoltare tutte le parti”, sottolinea.
“È necessaria -continua- la massima flessibilità in entrata e uscita dal mondo del lavoro, accompagnata dalla formazione per sostenere i lavoratori nel cambiamento. Sul salario minimo, non deve essere la politica che identifica una paga minima oraria. Deve essere la politica eventualmente in alcuni ambiti, al netto della contrattazione, in modo molto collegiale con coloro che con noi vengono a parlare di questo tema. Un tavolo come questo avviato oggi è importantissimo, un tavolo in cui abbiamo vari attori e alla fine la politica, in questo caso da me rappresentata, dovrà fare un grande lavoro di sintesi per portare dentro le aule competenti, la Commissione lavoro in questo caso, le idee che scaturiscono da questo tavolo”, conclude.
Per Cesare Damiano, presidente Lavoro&Welfare “la costituzione di questo comitato, che si interessa dei temi dell’innovazione e della trasformazione d’impresa, è un fatto inedito. Si tratta di un luogo di elaborazione che ha al centro il lavoro. Abbiamo deciso di avviare un’indagine che ha un filo conduttore. L’esame del tema del lavoro agile e della percezione dei datori di lavoro e lavoratori su questo esperimento spinto dalla pandemia. Ma non ci fermiamo qui. Perché il lavoro agile si intreccia con il grande tema dell’innovazione e dell’organizzazione del lavoro in un periodo di transizione digitale ed economica. E non può prescindere dalla conciliazione dei tempi di vita e lavoro”, conclude.
Secondo Felice Saladini, ceo e founder MeglioQuesto Spa, “questo Comitato nasce dall’esigenza evidente in un momento di cambiamento sociale, economico e del mondo del lavoro. Vogliamo così dare il nostro contributo per cercare nuove idee e proposte che consentano al mondo del lavoro di evolversi e migliorare la qualità della vita di tutti”.
Per Enzo De Fusco, fondatore della ‘De Fusco Labour Legal’ “uno dei temi di cui si occuperà il comitato è la settimana corta. Si dovrà decidere se in un mercato del lavoro complesso – rappresentato per il 94% da micro-imprese e, per il restante 6% da medio-grandi aziende – prevarrà l’interesse a lavorare meno, quindi quattro giorni a parità di salario, oppure troverà applicazione una più tradizionale regola di lavorare di più, detassando quella giornata o quelle ore ulteriori di lavoro. Spetterà al Comitato capire quale sarà l’orientamento”, conclude
E per Maria Giovannone, professore aggregato in Diritto del mercato del lavoro, global economy and labour rights ed european social law Università Roma Tre “è molto apprezzabile l’impostazione che si è data il Comitato, sia dal punto di vista metodologico, sia nel merito. Metodologicamente nasce con una multidisciplinarietà perché dà una visione anche dal punto di vista dell’applicazione della norma. Norma che deve servire e deve essere fruita e condivisa dagli operatori del settore. Il lavoro che MeglioQuesto ci affida, nel merito, è quello di entrare nel dibattito in corso sulla flessibilità organizzativa. Quindi il compito dei giuristi sarà progettuale in una logica organizzativa”, conclude.