(Adnkronos) – “La competenza e il merito, due valori aggiunti per la nostra nazione. Sembra un’ovvietà ribadirlo però non è sempre stato così finora. Per anni ci è stato detto il contrario e cioè che ‘uno valeva uno’, che la competenza non serviva a nulla, messaggi devastanti di cui purtroppo ancora oggi paghiamo le conseguenze. Noi abbiamo scelto di chiudere quella stagione, di lavorare per riattivare l’unico ascensore sociale di cui davvero disponiamo, che è proprio il merito”. Così la premier Giorgia Meloni, nel videomessaggio indirizzato all’assemblea nazionale di Federmanager, rivolge una stoccata a un vecchio slogan del M5S della prima ora, il Movimento capitanato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
“Lo Stato deve garantire a tutti le stesse possibilità ma nel punto di partenza – prosegue la presidente del Consiglio -. Spetta poi al singolo dimostrare quanto valga, spetta cioè a ognuno di noi decidere quale sia il nostro punto di arrivo: è quella che ci piace chiamare rivoluzione del merito, un cambiamento del quale abbiamo gettato le basi in questo primo anno di governo, che sarà la nostra bussola a partire dalla scuola, dall’investimento nelle competenze. Perché il capitale umano è in fin dei conti il patrimonio più prezioso del quale disponiamo, è quello che ci permette di essere competitivi a livello internazionale, che fa del Made in Italy un’eccellenza tutta italiana. Anche per questo abbiamo deciso di occuparci specificatamente del problema del disallineamento delle competenze, di investire nelle politiche attive del lavoro, che siano mirate e in una formazione che sia al passo coi tempi e adeguata alle esigenze del mercato del lavoro”.
Secondo la premier ci sono “due pilastri dell’azione di governo: la competitività e la competenza. Per noi la parola competitività significa costruire un’Italia che possa giocarsela ad armi pari con le altre grandi nazioni del mondo. Un concetto che vale in tutti gli ambiti, a maggior ragione vale per le nostre imprese, che voi manager guidate”.