(Adnkronos) – “Il tema previdenza suscita sempre grande attenzione e genera preoccupazioni e critiche. Le persone avvertono il peso della mancanza di certezze. L’idea di una profonda e strutturale revisione della riforma Fornero continua a non essere praticata. Pertanto, di anno in anno, possono cambiare le condizioni per accedere alla pensione. È ciò che sta accadendo anche quest’anno. La manovra economica varata dal Governo, al momento, sembra aver peggiorato alcuni percorsi. Questo è uno dei motivi che ha indotto la Uil e la Cgil a indire una mobilitazione con sciopero”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Giuliano Zignani, presidente del Patronato Ital-Uil.
Secondo Ital Uil, “sulla base delle bozze della Legge di Bilancio possiamo indubbiamente notare come si sia accentuato il restringimento dei criteri per accedere al pensionamento anticipato e le penalizzazioni che sono state previste nei confronti dei lavoratori e lavoratrici che compiono questa scelta. Queste penalizzazioni agiscono sia dal punto di vista del calcolo di pensione, ora per quota 103 totalmente contributivo, che nei limiti imposti all’importo per il periodo di anticipo pensionistico (importo di pensione non può superare quattro volte il trattamento minimo fino al raggiungimento dell’età della utile per pensione di vecchiaia). Vengono allungate anche le finestre per accedere a quota 103, sembra infatti che nel 2024 potranno lasciare solo i nati fino ad aprile prossimo. Chi resterà al lavoro potrà invece beneficiare del bonus Maroni”, spiegano dal Patronato.
Ma secondo Zignani “per quel che riguarda il Patronato, il nostro compito è quello di assicurare, sempre e costantemente, tutela e assistenza a tutti coloro che a noi si rivolgono per comprendere se e come possono far valere i propri diritti. Noi accresceremo il nostro impegno anche perché, dal nostro osservatorio, cogliamo il senso di smarrimento e di incertezza che attanaglia molte persone, a partire da coloro che svolgono lavori gravosi, dalle donne impegnate anche nel lavoro di cura e da coloro che lavorano da oltre 40 anni”, spiega ancora. “Noi auspichiamo che a tutti costoro siano date risposte ‘politiche’ con provvedimenti adeguati. Per parte nostra, restiamo a disposizione con il nostro impegno di tutela e assistenza”, conclude Zignani.