(Adnkronos) – Le imprese puntano sulla leadership delle proprie dirigenti per affrontare con successo le grandi transizioni in cui sono impegnate, in termini di sostenibilità, di digitalizzazione, di cambiamenti organizzativi: è quanto emerge dai risultati dell’ultimo Avviso 2/2022 di Fondirigenti, dedicato alla leadership al femminile, la cui graduatoria è stata appena approvata dal CdA del Fondo. “La scelta di dedicare, per la prima volta, un Avviso alla formazione delle sole donne dirigenti si è rivelata vincente”, spiega Massimo Sabatini, direttore generale del Fondo interprofessionale leader in Italia per la formazione continua dei dirigenti, promosso da Confindustria e Federmanager.
“Di fronte a trasformazioni profonde -continua- del loro modo stesso di operare, le imprese mostrano di voler usare con decisione la leva formativa per far crescere le competenze di questo segmento pregiato del proprio management, a cui scelgono, sempre più spesso, di affidare la guida del cambiamento. È un’azione concreta, che usa la formazione in maniera attiva per favorire una riduzione del gender gap e promuovere al tempo stesso la competitività del sistema produttivo”.
Sono 214 i piani formativi approvati, pari al 66% dei 324 piani presentati, per un finanziamento complessivo di poco più di 2,5 milioni di euro (a fronte di richieste di oltre 3,7 milioni di euro): 357 sono le dirigenti interessate (per circa il 60% occupate in grandi imprese) per poco meno di 20 mila ore di formazione complessiva. Numeri significativi, che confermano da un lato la crescente attenzione delle imprese rispetto alla riduzione del gender gap formativo e, al tempo stesso, il trend di innalzamento graduale della qualità dei piani che si è consolidato negli anni grazie anche alla costante azione di promozione, informazione, assistenza e feedback che caratterizza l’attività del Fondo.
Le aree tematiche affrontate dai piani approvati spaziano dalla sostenibilità ambientale e sociale, alla transizione digitale, alla gestione dei rischi e delle crisi, dalla valorizzazione della diversity & inclusion alle competenze per il cambiamento, le più richieste dai piani approvati, che puntano, ad esempio, a favorire l’adozione di nuovi strumenti e tecniche manageriali, di nuove modalità di lavoro e di gestione delle relazioni aziendali, con l’obiettivo di rafforzare le principali soft skills necessarie per guidare il cambiamento.
Molto richieste sono le competenze manageriali in materia di sostenibilità, con focus sull’integrazione dei criteri Esg nella gestione aziendale, e sulla redazione del bilancio di sostenibilità, secondo gli obiettivi di Agenda 2030, e con interventi rivolti a definire nuove strategie di comunicazione e favorire la creazione di valore e posizionamento reputazionale.
Numerosi sono anche i piani dedicati alla transizione energetica, volti all’acquisizione delle certificazioni e all’efficientamento delle risorse, così come l’ambito della digitalizzazione che ha offerto, anche in questo Avviso, un’ampia diversificazione di contenuti, che spaziano dai big data analysis e iot, alla digitalizzazione dei processi, al lean digital, al digital marketing e crm, fino agli strumenti per ottimizzare il processo di vendita e implementare i sistemi di web marketing. Minori di numero, ma con i maggiori livelli qualitativi, sono i Piani finalizzati a rafforzare le competenze per la gestione dei rischi e delle crisi, in primo luogo per i rischi finanziari.
Rispetto alla dimensione aziendale, sono soprattutto le grandi imprese a favorire la partecipazione delle donne alla formazione, ma i risultati evidenziano un ottimo risultato, da un punto di vista qualitativo, dei piani presentati da parte delle piccole e medie imprese, con una percentuale di piani approvati (rispetto ai presentati) superiore al 70%. A livello territoriale, la regione best performer per numero di piani approvati si conferma l’Emilia-Romagna, seguita da Lombardia e Veneto. Buoni sono altresì i risultati fatti registrare dalle regioni del Mezzogiorno, anche grazie alla specifica premialità prevista: in particolare, va rilevata l’ottima performance della Campania, sia in valore assoluto, sia in percentuale di piani approvati.
“L’avviso -conclude il presidente di Fondirigenti, Marco Bodini- conferma che le donne dirigenti costituiscono uno straordinario patrimonio di competenze e di capacità, ancora pienamente da valorizzare, che può costituire il principale acceleratore della competitività delle imprese in questa fase economica così delicata. Fondirigenti, accogliendo pienamente le sollecitazioni dei soci Confindustria e Federmanager, è orgogliosa di aver dato a questa accelerazione, una piccola, ma fondamentale spinta”.
Subito dopo la pubblicazione della graduatoria partono le attività di formazione, che avranno una durata di 7 mesi e dovranno concludersi entro ottobre 2023. La graduatoria degli interventi ammessi al finanziamento è disponibile sul sito di Fondirigenti.