(Adnkronos) – Quello con i professionisti “è un rapporto molto importante. Io auspico una partnership sempre più stretta, gli ordini professionali sono una risorsa dal punto di vista delle competenze fondamentali e quindi abbiamo bisogno dell’interlocuzione con loro per portare avanti la nostra azione di semplificazione”. Lo ha detto il ministro per Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenendo al Festival del Lavoro in corso a Bologna.
Nella Pa abbiamo perso 310 mila persone tra il 2010 e il 2020. L’anno scorso abbiamo inserito 157 mila e quest’anno 173 mila, numero che sarà ribadito anche nel 2024. Un impegno di straordinaria complessità”. Lo ha detto il ministro per Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenendo al Festival del Lavoro in corso a Bologna.
Zangrillo ha spiegato che “nel rapporto tra dipendenti pubblici e residenti siamo il fanalino di coda in Europa. Smentiamo il racconto che siamo il Paese dei dipendenti pubblici, siamo in ritardo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. E abbiamo la necessità di recuperare questo gap”.
Per Zangrillo, quindi, “abbiamo bisogno di essere attrattivi sulle nuove generazioni che ci consentano di fare funzionare con rapidità la nostra organizzazione”. “E’ vero che la Pa garantisce stabilità ma le nuove generazioni non si accontentano di questo, dobbiamo essere capaci di offrire loro opportunità di crescita e valorizzazione del merito”, ha concluso.
“Lo smart working – ha sottolineato-è uno strumento ormai utilizzato in tutto il mondo. Non vedo motivo perché non si possa usarlo anche nella Pa. E’ evidente che lo strumento implica una diversa modalità di rapporto tra il datore di lavoro e il lavoratore, basato sulla fiducia, sulla fissazione di obiettivi e sulla capacità di misurarli. Non mi interessa dove si realizzano le operazioni, mi interessa il risultato. E’ quindi un tema organizzativo se sappiamo organizzarci lo smart working è uno strumento che si può usare anche nella pubblica amministrazione”.
Riguardo al Pnrr ha dichiatato: “Del pacchetto, che ho ereditato, di 600 procedure amministrative” da semplificare per gli obiettivi del Pnrr, “le prime 200 le dobbiamo portare a casa entro il 2024. Io mi sono confrontato con il mio team nei mesi scorsi e siccome la semplificazione ha un impatto sul funzionamento della Pa ho chiesto ai miei di anticipare l’obiettivo di 200 procedure semplificate entro 2023. A giugno di quest’anno di queste prime 200 ne abbiamo già ‘aggredite’ 110. Sono moderatamente ottimista e serve fare squadra come accade nelle organizzazioni eccellenti