(Adnkronos) – “Se ora non si agisce a sostegno della domanda e dei consumi, sarà un problema per le imprese come le nostre, ma soprattutto per il Paese”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti dopo la sospensione del reddito di cittadinanza per 169mila percettori.
Secondo De Luise “si tratta di essere intervenuti a gamba tesa, senza avere delle nuove soluzioni. E per nuove soluzioni parliamo di riuscire a creare nuovi posti di lavoro e aiutare chi non è occupabile”, spiega.
De Luise ha sottolineato come “il reddito di cittadinanza è una misura che esiste anche in altri Paesi. Noi come negozi di prossimità e di quartiere abbiamo come clienti proprio le persone che in quei quartieri vivono e conosciamo la situazione sociale. Siamo d’accordo sul contrastare gli abusi, ma allo stesso tempo dobbiamo considerare che nel nostro Paese ci sono tantissime persone che non sono in condizione di lavorare e che non possono essere lasciate sole”.
Per De Luise l’allarme sociale non va sottovalutato. “I nostri uffici -conclude- hanno valutato in un miliardo di euro le spese e i consumi garantiti attraverso il reddito di cittadinanza. Quella garantita dal reddito era una cifra non ingente ma che permetteva alle persone che la percepivano di sopravvivere e di non cadere nell’indigenza”.