(Adnkronos) – Rodolfo Lironi, Lucia Testa e Giacomo Cattaneo sono loro le menti dietro Dafne, la startup innovativa che realizza prodotti per il benessere sessuale in maniera eco-responsabile, con particolare attenzione a qualità, comunicazione e design. “Siamo tre ex colleghi di Musement. Abbiamo lavorato insieme per diverso tempo e insieme abbiamo avuto l’idea di sviluppare un nuovo brand in un settore in cui c’è spazio, richiesta e grandi margini di crescita”, racconta Rodolfo Lironi, Ceo di Dafne ma anche imprenditore seriale che ha immediatamente intuito le potenzialità del progetto. “Siamo nati senza incubatori o business angel. Abbiamo messo insieme 17mila euro per la costituzione della società e le spese iniziali, abbiamo richiesto un piccolo prestito e siamo partiti. Siamo convinti che un imprenditore serio rischia il proprio denaro prima di andare in giro a chiederne altro” sottolinea.
A differenza dei diversi player presenti sul mercato che operano in modalità ‘dropshipping’, aggiungendo semplicemente il proprio marchio su prodotti già esistenti e realizzati all’estero, Dafne studia tutto da zero. “Puntiamo a portare sul mercato prodotti innovativi e per questo investiamo molto nello studio e sviluppo di prodotti unici, sia dal punto di vista del design che dei materiali”, spiega Lucia Testa, Cmo dell’azienda.
“Quello dei prodotti legati al benessere sessuale è un mercato particolarmente remunerativo. Basti pensare che Dafne ha una marginalità pre-shipping del 75%. Ma con una maggiore possibilità di investimento, siamo in grado di migliorare ulteriormente l’economia di scala abbattendo i costi e affermandoci come un player di riferimento per i consumatori”, aggiunge.
Dafne ha iniziato a generare ricavi fin dal primo giorno del lancio (settembre 2021), con pochissimo budget marketing, sia online che offline: quasi 6.000 prodotti venduti; 40.000 euro di fatturato nel 2022; 60.000 euro di fatturato nel I semestre 2023; clienti in Italia, Spagna, Francia, Belgio e Olanda .
Dopo quasi due anni di lavoro, oggi Dafne è pronta per fare il grande salto. “Abbiamo capito che l’aumento delle vendite è strettamente legato agli investimenti in marketing e comunicazione. Cresciamo ogni anno del 400% e solo con le nostre forze. Per questo crediamo che questo sia il momento giusto per aprire il capitale a nuovi soci che non investiranno in un semplice progetto, ma in una startup solida che fattura e cresce”, afferma Lironi.
Tra i primi a credere in questo business anche Open Seed, che ha selezionato Dafne e deciso di investire proprio nella campagna di crowdfunding appena partita su CrowdFundMe. Ma non solo, ha investito in Dafne anche la più famosa ginecologa del web: Monica Calcagni che con un seguito di oltre 1,5 milioni di followers può dare un grande boost alla crescita dell’azienda garantendo autorevolezza scientifica e qualità dei prodotti. Con questa raccolta di equity crowdfunding, Dafne punta a completare il proprio portfolio portando a 15 i prodotti commercializzati, espandere i propri canali di vendita e costruire un brand di rilievo e conosciuto nel mercato.