(Adnkronos) – Molte novità e intramontabili classici attendono il visitatore al Cairo nella stagione che segna la vera ripresa post-Covid. Così, la lista dei ‘must see’ per chi decide di visitare la capitale egiziana in questo 2023 si allunga. Sarà la vera novità turistica di quest’anno, al Cairo, e un evento di portata internazionale per l’Egitto, l’inaugurazione – prevista entro il 2023 – del nuovo museo egizio: si chiamerà Gem-Grand Egyptiam Museum e sarà il museo egizio più grande ma anche il più moderno del mondo, un punto di riferimento per l’archeologia e l’egittologia. Sorgerà a Giza, alle porte della capitale, sull’altopiano con vista sulle antiche piramidi, che si potranno ammirare dalle vetrate che si aprono sulla facciata realizzata in alabastro.
Un progetto enorme, che ha visto la posa della prima pietra nel 2002 mentre i lavori veri e propri sono iniziati nel 2011. Un edificio di oltre 480mila metri quadrati, con forma triangolare smussata, allineata alla piramide di Cheope che si trova a un paio di chilometri. Il Gem esporrà oltre 100mila reperti, tra cui il famoso tesoro di Tutankhamon al completo, e molte altre opere che verranno spostate da altri musei del paese, in primis dal vecchio Museo Egizio del Cairo, compresi pezzi mai esposti finora perché conservati nei magazzini.
Il nuovo museo potrà accogliere 15mila visitatori al giorno e permetterà di unire la visita con il tour delle piramidi. Sorgendo non distante dall’aeroporto, sarà anche facilmente raggiungibile e dotato delle più moderne facilities, come ad esempio bus elettrici, dando anche un contributo al decongestionamento del traffico in centro città e alla riduzione delle emissioni inquinanti. E se cresce l’attesa per l’apertura ufficiale, più volte rinviata dallo scorso anno, qualche piccolo assaggio di quello che sarà uno dei musei più imponenti al mondo si può avere attraverso le aree commerciali e di ristorazione, la Grand Hall e i giardini esterni già accessibili (per saperne di più è già online il sito www.visit-gem.com).
Quanto al vecchio Museo Egizio che si trova in pieno centro al Cairo, resterà comunque aperto ma sarà completamente ristrutturato e rivisto nelle collezioni che ospiterà. L’edificio in stile neoclassico che dal 1902 lo ospita, quindi, continuerà a fare da sfondo in quella piazza Tahrir, centro urbanistico e snodo nevralgico della capitale, assurta alle cronache mondiali per essere stata teatro della rivolta popolare del febbraio 2011 che portò alle dimissioni dell’allora presidente egiziano Mubarak.
Ma ad attendere il visitatore nella metropoli del Cairo, magari di ritorno dopo il lungo stop ai viaggi imposto dalla pandemia, c’è anche un’altra novità, sempre in fatto di musei. Nel 2021, infatti, è stato aperto nella sua interezza un altro museo molto importante, il Nmec, il Museo nazionale della civiltà egizia, con il trasferimento, sempre dal vecchio Museo di piazza Tahrir, di ben 22 mummie con tanto di spettacolare parata e colpi di cannone. Oggi, la Sala delle mummie reali, che ospita 18 faraoni e 4 regine, dalla 17ma alla 20ma dinastia, in una suggestiva atmosfera, trasporta il visitatore indietro nel tempo e nello spazio fino alla Valle dei Re. Il Nmec, inoltre, su una superficie espositiva di circa 25mila metri quadrati, in un edificio moderno e dotato di tutti i servizi, espone una collezione di 50mila manufatti che raccontano le varie fasi dello sviluppo della civiltà egizia.
Non lontano, resta fra le mete imperdibili per chi visita Il Cairo la Cittadella di Saladino, che risale al 1176: un esempio di architettura militare fortificata che racchiude moschee, musei e altre strutture di interesse storico e religioso. Come la Moschea di Alabastro, ispirata a Santa Sofia di Istanbul, il Palazzo dell’Harem e la Torre angolare. Ma un giro della Cairo storica non può prescindere dalla visita della cosiddetta ‘Chiesa sospesa’, costruita sull’antica fortezza romana di Babilonia, restaurata pochi anni fa, una tra le più antiche di rito copto: un incrocio tra lo stile arabo e quello delle chiese ortodosse, che rappresenta un santuario-emblema di questo melting pot che è la popolazione egiziana. A decretare la ripresa post-Covid del turismo al Cairo, la quantità di visitatori che sono tornati ad animare il mercato di Khan Al-Khalili, il colorato e rumoroso suq del quartiere islamico che resta una delle principali attrazioni dove poter fare shopping tra souvenir e chincaglierie.
Fra le novità e il tour classico, dunque, questa stagione segna il punto di svolta per la destinazione Egitto, che vuole investire nuovamente sui mercati chiave per spingere la ripresa post-Covid, che si è già vista nei mesi scorsi e che si è tradotta in quasi 5 milioni di arrivi nel primo semestre 2022. Con l’Italia che, numeri alla mano, nel 2023 dovrebbe risalire fra i principali bacini di riferimento.
La strategia a lungo termine del ministero del Turismo egiziano, infatti, si pone l’obiettivo di aumentare gli arrivi internazionali verso le destinazioni egiziane del 25-30% nei prossimi mesi, anche per sostenere uno dei principali pilastri dell’economia nazionale e quindi la crescita del Pil, date le opportunità di lavoro che contribuisce a creare. L’obiettivo è quello di consolidare i flussi turistici verso l’Egitto che, come sottolinea Amr El-Kady, Ceo of Egyptian Tourism Authority, “grazie al lavoro dei tour operator e delle compagnie aeree, nostri partner preferenziali, stanno crescendo in maniera importante anche dall’Italia, destinata a posizionarsi, dopo quella invernale, anche per la stagione estiva”.
D’altronde, l’Italia era già tra i Paesi target della campagna promozionale ‘Follow the sun’, che il ministero del Turismo egiziano ha portato avanti nelle scorse stagioni, che poneva l’accento sulla fruibilità lungo tutto l’arco dell’anno della destinazione. La nuova brand campaign consoliderà la nuova immagine dell’Egitto quale Paese dalla lunga storia, ma allo stesso tempo moderno, giovane e terra di diversità, seguita da una campagna tattica focalizzata sulle singole destinazioni, sulle esperienze, sulle stagioni. L’Egitto, del resto, attrae turismo archeologico e storico, spirituale e leisure, ma anche sportivo tra golf, diving, ma anche per chi ama montagne e laghi.