(Adnkronos) – “L’associazione nasce con l’obiettivo di sostenere i pescatori di acqua di mare e d’acqua dolce, e dunque anche la pesca lacustre. Vogliamo infatti rilanciare le imprese di acquacoltura in Italia, perché abbiamo un’eccessiva importazione di prodotto dall’estero. Essendo la domanda di pescato di qualità altissima, dobbiamo essere in grado di sfruttare il fatto che l’Italia conta oltre 8000 km di costa, promuovendo l’acquacoltura, seguendo i principi di tutela della biodiversità e dell’ambiente. come richiesto dalle politiche europee”. Così Rosa Giovanna Castagna, presidente nazionale di Pescagri, a margine del convegno ‘Stato dell’arte e progetti futuri’ promosso da PescAgri, l’associazione dei pescatori Italiani, a sua volta sostenuta da Cia-Agricoltori Italiani per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell’acquacoltura, e organizzato nell’ambito del progetto “PescAgri che vogliamo!” finanziato dal Masaf.
“Per far sì che ciò avvenga – ha aggiunto Castagna – le istituzioni potrebbero aiutarci a far conoscere la bontà del pesce nostrano, anche da allevamento, e del pesce di acqua dolce. Siamo tutti abituati, anche nelle pescherie, ad acquistare pesce pescato naturalmente e questo chiaramente non va bene, non fa bene all’ambiente, non fa bene alle imprese e non fa bene nemmeno ai consumatori”.