(Adnkronos) – “Elevare le competenze”, a partire dal nostro Paese, per “fermare la fame nel mondo” e puntare ad “un’agricoltura sostenibile” che sono i “nostri obblighi per il futuro”. Nella seconda giornata di lavori del Food System Summit 2023, oggi alla Fao a Roma, è il professore Danilo Demarchi del Politecnico di Torino, a sollevare il tema con l’Adnkronos. Co-fondatore del nuovo Corso di Laurea Magistrale in AgriTech
Engineering – che il PoliTo apre per il nuovo anno accademico 2023-2024 – De Marchi ritiene che “l’Università può e deve dare un importante contributo” in questo quadro. Docente del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET, De Marchi evidenzia che “come ci ricorda anche l’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 2 delle Nazioni Unite, porre fine alla fame nel mondo, garantire la sicurezza alimentare a miliardi di persone, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile sono nostri obblighi per dare un futuro al nostro pianeta e all’umanità” e “per raggiungere questo obiettivo serve il contributo di tutti e l’Università può e deve dare un importante contributo”. “Per questo motivo – spiega – al Politecnico di Torino abbiamo lavorato intensamente per attivare la nuova Laurea Magistrale in AgriTech Engineering, che riunisce le competenze di numerose aree culturali quali ingegneria ambientale, ICT (Information & Communication Technologies), ingegneria industriale e ingegneria chimica”.
La “collaborazione tra diverse aree” spiega ancora De Marchi, punta a garantire “l’integrazione di conoscenze e competenze necessarie a preparare gli studenti alle nuove sfide nell’utilizzo delle tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile della produzione agroalimentare e per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dell’impatto ambientale dell’AgriFood, lo sviluppo delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere”. “Tutto questo concorrerà a formare oggi i professionisti del futuro nel settore agroalimentare” indica inoltre il cofondatore della nuova Laurea Magistrale in AgriTech Engineering del PoliTo, un corso di laurea caratterizzato da “una spiccata multidisciplinarietà” e che vuole formare futuri ingegneri capaci di gestire e generare innovazione tecnologica nel campo della Climate-Smart Agriculture. Sarà una Laurea Magistrale interamente in inglese quella neo-nata al Politecnico di Torino e che conta sulla collaborazione di quattro diverse aree culturali: ingegneria ambientale, ICT (Information & Communication Technologies), ingegneria industriale e ingegneria chimica, che contribuiranno a garantire l’integrazione di conoscenze e competenze necessarie. Il corso del Politecnico di Torino ha l’obiettivo di preparare gli studenti alle nuove sfide nell’uso delle tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile della produzione agroalimentare e per favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dell’impatto ambientale dell’AgriFood, lo sviluppo delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere.