(Adnkronos) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha deliberato lo stato di emergenza nazionale, a seguito delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal giorno 1° maggio, hanno colpito in Emilia Romagna il territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forlì-Cesena.
“Il governo sta operando con la massima prontezza – ha dichiarato Musumeci – d’intesa con la Regione, per fronteggiare una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone e l’evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni, a causa di esondazione di corsi d’acqua, smottamento di versanti, allagamenti, movimenti franosi e gravi danneggiamenti alle infrastrutture viarie, ad edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica ed alla rete dei servizi essenziali. Peraltro – ha aggiunto il ministro Musumeci- nell’immediatezza dell’evento, avevo firmato il decreto di mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale della protezione civile. Seguiamo dunque la situazione sin dal primo momento, anche con un sopralluogo aereo del direttore del nostro dipartimento Fabrizio Curcio. Con il provvedimento di oggi – conclude Musumeci – che ha la durata di 12 mesi, abbiamo anche stanziato 10 milioni di euro per gli interventi più urgenti, d’intesa con la Regione e in deroga alla legislazione vigente”.
BONACCINI – “Voglio ringraziare la presidente Meloni e il ministro Musumeci per la decisione del Consiglio dei ministri di accogliere in tempi rapidissimi la richiesta di stato d’emergenza che avevamo avanzato come Regione già questa mattina. Insieme allo stanziamento di 10 milioni di euro per i primi interventi urgenti”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
“Mentre Protezione Civile, sindaci e amministrazioni locali, volontari e forze dell’ordine sono ancora e incessantemente al lavoro per fronteggiare l’emergenza di questi giorni, questo ci permette da subito di affrontare la messa in sicurezza delle aree più a rischio, le opere di ripristino per il ritorno alla normalità – ha concluso – Un lavoro di squadra e una collaborazione che sono certo proseguirà per ripartire, garantendo in maniera efficace i risarcimenti per i danni subiti da cittadini e comunità locali”.