(Adnkronos) – A 72 ore dall’alluvione che ha colpito i territori dell’Emilia Romagna resta confermato per il terzo giorno consecutivo lo stato di allerta rossa per vaste aree della regione. Sono ancora tante infatti le città sott’acqua nonostante la tregua concessa ieri dalla pioggia e il lavoro incessante dei soccorsi mobilitati in forze da tutta Italia.
Il bilancio fino ad ora è tragico. Altri 5 morti si sono aggiunti al conteggio delle vittime portando il bilancio a 13: a Castel Bolognese è stato trovato il cadavere di un uomo, morto probabilmente martedì, che non aveva voluto lasciare la propria casa. A Sant’Agata sul Santerno sono stati trovati morti una donna, ancora non identificata, e un uomo deceduto all’interno della sua abitazione. A Russi due persone conviventi sono state ritrovate senza vita in una casa isolata, forse rimaste uccise sotto un frigorifero che stavano spostando. Ci sarebbe poi ancora un disperso a Bagnacavallo, in località Boncellino.
Continua a salire anche il numero degli sfollati. Migliaia di persone costrette a lasciare le case invase dal fango. Il numero preciso è in corso di verifica ma è sicuramente superiore a 10mila, fa sapere la Regione. Di queste 4mila solo nel bolognese, alle quali si aggiungono svariate migliaia nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna. Per ora chi non ha trovato riparo da amici e parenti è stato accolto in parrocchie e in palazzetti dello sport o edifici predisposti dalla Protezione civile. L’obiettivo, fa sapere la Regione, è garantire in questi posti l’assistenza medica necessaria: nel palasport di Molinella che ha ospitato 150 persone sono presenti diversi medici di medicina generale, mentre stanno arrivando da tutta l’Emilia-Romagna i primi psicologi specializzati nella gestione di emergenze come questa.
Incalcolabili i danni economici causati al territorio dall’alluvione. Le aziende agricole sono state messe in ginocchio perdendo i raccolti. Tantissimi gli animali morti e dispersi negli allevamenti sommersi dall’acqua e rimasti isolati. ”Avevamo stimato circa un miliardo di danni due settimane fa – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini – pensate adesso quanto cresceranno. Sarà un lavoro gigantesco”.
Nel Cdm di martedì sull’emergenza maltempo, “verrà dichiarato lo stato di calamità” per le zone colpite dall’alluvione “e si risponderà ai primi interventi. Sono già stati annunciati il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie”, ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin annunciando che il governo chiederà l’attivazione “per il fondo di solidarietà europeo”.
In attesa dei contributi pubblici sono tante le raccolte fondi per i territori colpiti che sono state attivate nelle ultime ore. Prima fra tutte quella della Regione Emilia Romagna: chiunque potrà versare un contributo utilizzando queste coordinate bancarie: Iban: IT69G0200802435000104428964, Causale: Alluvione Emilia Romagna. Iniziativa a cui ha subito risposto la Ferrari con una donazione da un milione di Euro. “Nei momenti di difficoltà il posto di Ferrari è sempre stato accanto alla propria comunità”, ha dichiarato Benedetto Vigna, Ceo di Ferrari. “Abbiamo voluto dare una risposta concreta e immediata ai bisogni più urgenti della popolazione dell’Emilia-Romagna, provata da un grave disastro ambientale. Con il coordinamento delle Autorità locali, a cui va il nostro sentito ringraziamento per il loro instancabile lavoro in queste ore, questi aiuti potranno portare conforto e un segno tangibile della solidarietà di tutta la famiglia Ferrari”.
Alla Regione si è unita la Croce Rossa Italiana che sul sito della Croce Rossa ha lanciato un’altra la raccolta fondi per l’emergenza in corso.
Al via una raccolta fondi anche dal Ministero della Cultura. La direzione generale cinema e audiovisivo ha incaricato Cinecittà di aprire un conto dedicato. Già coinvolte le principali associazioni del settore cinematografico.