(Adnkronos) – “Dopo l’attentato terroristico odierno, non restano alternative all’eliminazione fisica di Zelensky e della sua cricca”. Parola dell’ex presidente russo e attuale numero due del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev dopo che la Russia ha accusato l’Ucraina di aver cercato di uccidere Vladimir Putin con l’impiego di droni per colpire il Cremlino. La risposta, dice Medvedev, deve essere un attacco per eliminare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le esplosioni sul Cremlino sono “un attacco terroristico pianificato e un attentato alla vita del Presidente russo”, denuncia il portavoce Dmitry Peskov. La Russia, secondo il Cremlino, si riserva il diritto di rispondere dove e quando lo ritiene opportuno.
Le parole di Medvedev, in particolare, riassumono un orientamento ampiamente condiviso a Mosca. Il presidente della Duma Vyacheslav Volodin chiede l’impiego di “armi in grado di fermare e distruggere il regime terroristico di Kiev” dopo il denunciato attacco con droni contro il Cremlino. Su Telegram afferma anche che “non ci possono essere negoziati” con il presidente ucraino Zelensky dopo la denuncia dell’attacco e le accuse respinte da Kiev.
“E’ ora di lanciare un attacco missilistico contro la residenza di Zelensky a Kiev”, dice il deputato Mikhail Sheremet. “I terroristi si sono stabiliti a Kiev, con loro i negoziati sono inutili. Devono essere solo distrutti, rapidamente e senza pietà. E’ ora di lanciare una attacco missilistico contro la residenza (del presidente ucraino Volodymyr) Zelensky a Kiev”, dice Sheremet all’agenzia stampa russa Ria Novosti. Sheremet è un deputato della Crimea, la regione ucraina occupata dalla Russia nel 2014.