(Adnkronos) – La Procura nazionale antiterrorismo (Pnat) francese ha chiesto l’ergastolo con un periodo in un carcere di massima sicurezza per Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto dei commando jihadista che ha ucciso 130 persone a Parigi e Saint Denis il 13 novembre del 2015. Questo tipo di condanna, che come spiega ‘Le Figaro’ è molto rara in Francia e non prevede la riduzione della pena, è stata richiesta “vista l’immensa gravità dei fatti” di cui è accusato il 32enne francese, che “è rimasto fedele fino alla fine alla sua ideologia” e non ha mai espresso “il minimo rimorso”.
L’ergastolo richiesto per Abdeslam è la condanna più pesante prevista dal codice penale francese e rende impossibile richiedere un adeguamento della pena. Il condannato può tuttavia, dopo trent’anni di reclusione, chiedere al tribunale di riconsiderare tale impossibilità.
Abdeslam è l’unco sopravvissuto del commando di terroristi dello Stato Islamico (Isis) che si sono fatti saltare in aria e hanno sparato sulla folla in caffè e ristoranti, allo stadio di Francia e al teatro del Bataclan a Parigi. Fra i 130 morti c’era anche la studentessa italiana Valeria Solesin. Lo scorso 15 aprile, in aula in lacrime, il terrorista aveva espresso le sue ”condoglianze e le mie scuse a tutte le vittime”, ma allo stesso tempo non aveva rimpianto la sua scelta sostenendo che “non ho ucciso nessuno e non sono morto”.