(Adnkronos) –
La segreteria romana di Azione passa a Italia Viva. Anzi, no. “Come dirigenti di Azione e componenti della ex segreteria di Azione Roma abbiamo deciso di lasciare Azione per aderire convintamente al progetto di costruzione del Terzo Polo con Italia Viva”, spiegano i dirigenti che fanno capo all’ex segretaria Noemi Scopelliti.
“Sia chiaro: non si tratta di ‘scippo’ ma della nostra volontaria richiesta di adesione a un partito, Italia Viva, che sta assumendo sempre di più il ruolo di primario interlocutore con tutti quei soggetti politici e movimenti che si riconoscono nella famiglia europea dei riformisti, democratici e liberali e che auspichiamo si uniranno alle prossime elezioni europee sotto le insegne di Renew Europe”, affermano.
“La decisione improvvisa di Calenda di interrompere il processo di costruzione del Polo riformista con Italia Viva, seguita dalle continue dichiarazioni che ribadiscono una chiara e unilaterale intenzione di non voler presentare liste associate alle prossime elezioni europee, rappresenta -sottolineano- l’ultimo atto politico incomprensibile per noi e per una consistente parte della comunità di Azione e dei nostri elettori che stanno assistendo attoniti, ormai da tempo, al disfacimento della linea politica del partito”.
“Aderendo a Italia Viva riprendiamo il cammino verso il Terzo Polo ritrovandoci con tutti coloro che, con coraggio, hanno rinunciato a comodi ruoli per intraprendere una nuova avventura, con il consueto spirito di servizio che ha contraddistinto il nostro percorso politico” concludono.
Fonti di Azione, però, smentiscono categoricamente. “Il comunicato dei ‘componenti della segreteria di Roma’ è una falsità. I firmatari non sono membri di alcun organo direttivo. Sono le persone di riferimento dell’ex segretaria di Roma, Noemi Scopelliti, decaduta a novembre del 22 per le dimissioni della maggioranza del direttivo romano che ha cosi sfiduciato la Scopellitti”, evidenziano le fonti.
“Tra le ragioni, oltre a quelle politiche, proprio la creazione di una ‘segreteria’ che non era né prevista ne consentita dalle regole. Insomma non sono dirigenti. Erano membri di una segreteria posticcia e sono stati sfiduciati a prescindere da Iv e dal terzo polo -proseguono le stesse fonti-. Sappiamo che Italia Viva non ha dimestichezza con gli organi congressuali non avendo mai tenuto un congresso dalla sua fondazione, ma in ottica di gentile collaborazione siamo sempre pronti a offrire consulenza in materia”.