(Adnkronos) – Strategia o fuga? Reparti regolari delle forze armate della Russia abbandonano posizioni a Bakhmut, lasciando il terreno all’avanzata dei soldati dell’Ucraina in una nuova fase della guerra. Il quadro cambia giorno dopo giorno nell’area della città che da mesi è il fulcro del conflitto. La Russia arretra in un contesto segnato dalle bordate che Yevgeny Prigozhin, capo dei mercenari della Wagner, continua a indirizzare verso Mosca, con destinazione ministero della Difesa. Prigozhin, che a cadenza quasi quotidiana denuncia le scarse forniture di munizioni, ora punta il dito contro la fuga – senza mezzi termini – di reparti dell’esercito.
Il ministero russo della Difesa ammette di fatto un ritiro da posizioni a Bakhmut, con una dichiarazione in cui riferisce che alcune truppe si sono riposizionate “in posizioni difensive più vantaggiose” vicino ad un bacino a nord ovest della città ucraina assediata.
Prigozhin, però, sostiene che “non si tratta di riorganizzazione ma di fuga” costata “5 km quadrati” passati sotto il controllo delle forze di Kiev. I soldati ucraini “saranno a 500 metri da Bakhmut occupando tutte le alture tattiche” dopo aver liberato l’arteria stradale che collega la città a Chasiv Yar e che è cruciale per i rifornimenti. Il ministero “deve smetterla subito di dire bugie”, afferma Prigozhin, aggiungendo che quella descritta è in realtà “una ritirata non tattica”. “C’è stata semplicemente una fuga di unità del ministero della Difesa dai fianchi, un’uscita dal serbatoio di Berkhivka”.
Poco prima la vice ministra ucraina della Difesa, Hanna Maliar, ha dichiarato che le forze ucraine sono avanzate questa settimana di 2 km sul fronte di Bakhmut. “Il nemico ha subito grandi perdite di uomini. I nostri difensori sono avanzati di 2 km nel settore di Bakhmut. Non abbiamo perso una sola posizione a Bakhmut questa settimana”, ha affermato.