(Adnkronos) – Ci risiamo. In Transatlantico, a Montecitorio, tornano a circolare le voci sull’imminente ritorno a casa di Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele dal 5 aprile scorso per una infezione polmonare come conseguenza di un indebolimento delle difese immunitarie per una leucemia mielomonocitica cronica. In tanti tra gli azzurri, che stanno vivendo con ansia la lunga convalescenza del ‘capo’ e si sentono senza una guida, sperano in un rientro ad Arcore il prima possibile, entro il weekend (i rumor dicono venerdì), ma allo stato non ci sarebbe aria di dimissioni.
In realtà, raccontano autorevoli fonti azzurre, sarebbe il Cav – descritto sul pezzo dai fedelissimi e concentrato sulle cose da fare per Forza Italia e il governo – a scalpitare per lasciare l’ospedale nel fine settimana. Ma a frenare ancora una volta sarebbero l’equipe medica guidata da Alberto Zangrillo e i familiari di Berlusconi preoccupati da una ricaduta, Anche due settimane fa, si era diffusa l’indiscrezione che sarebbe uscito dal San Raffaele per chiudere i lavori della convention forzista di Milano ma alla fine tutto è sfumato e il presidente di Fi ha proseguito la degenza nel reparto ordinario, limitandosi a mandare un video messaggio di saluto alla kermesse di partito.
Continuerebbe dunque il braccio di ferro tra il presidente di Fi, smanioso di riprendersi la tolda di comando, e i medici che starebbero valutando in queste ore tutti i pro e i contro di un eventuale dimissione. Da due settimane non viene diffuso il bollettino medico. Guarito dalla polmonite, riferiscono fonti azzurre, Berlusconi va monitorato per controllare il livello delle difese immunitarie. Qualora dovesse spuntarla, continuerebbe le cure per la leucemia cronica a Villa San Martino, dove dovrebbe riposarsi senza stress da superlavoro. A Montecitorio, intanto, tornano a scommettere su chi vincerà il braccio di ferro con medici e figli. Non vedo l’ora di tornare a casa, va ripetendo Berlusconi a chiunque abbia modo di sentirlo in questi giorni.