(Adnkronos) – Pietro Orlandi “non ha inteso formulare accuse nei confronti di alcuna persona, lo ha ribadito al Promotore, lo ha anche scritto in una memoria che ha depositato durante la sua deposizione. Ha chiesto solo che la ricerca della verità non abbia condizionamenti”. Lo precisa in una nota l’avvocato Laura Sgrò, che assiste il fratello della ragazza scomparsa quasi 40 anni fa.
“Il Signor Orlandi – si legge ancora nella nota – ha accolto con sentimenti positivi la volontà del Santo Padre di avere dato al Promotore di Giustizia, Professor Alessandro Diddi, massima libertà di azione per indagare ad ampio raggio, senza condizionamenti di sorta e con il fermo invito a non tacere nulla sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Con questo animo, il mio assistito si è recato all’incontro con il Promotore di Giustizia l’11 aprile scorso”.
“Pietro Orlandi ha ritenuto, accogliendo l’invito del Santo Padre di volere fare piena luce sulla vicenda, di condividere con gli inquirenti tutte le informazioni in suo possesso. Tutte, nessuna esclusa. In quest’ottica ha messo a disposizione del Promotore di Giustizia quanto di sua conoscenza, anche i fatti più scomodi, appresi nel corso degli anni, lasciando ovviamente agli inquirenti le valutazioni e gli approfondimenti necessari per verificarne la fondatezza. Spiace – ha aggiunto l’avvocato – che alcune persone abbiano estrapolato qualche frase manipolando il quadro complessivo delle sue dichiarazioni. Spiace, altrettanto, che, tra coloro che lo accusano a mezzo stampa di ledere la memoria di chi non c’è più, vi sia anche chi, contattato negli anni numerose volte dal Signor Orlandi, si sia sempre sottratto a un confronto autentico e sincero con lui. La ricerca della verità è un atto di coraggio e il Santo Padre ha manifestato di volere percorrere con forza questa strada. L’augurio è che questo atto straordinario, ma doveroso, non appartenga solo a Sua Santità”.