(Adnkronos) – “La giornata internazionale per le persone con disabilità, io credo che in primis sia una grande occasione per porre l’accento su un tema sicuramente più popolare che nel passato, ma ancora molto misconosciuto e spesso poco vicino alle persone. Ammiriamo le grandi storie delle persone disabili sui giornali e poi facciamo fatica a rapportarci con una persona in sedia a rotelle o con un bambino con spettro autistico se li incontriamo al bar. Cosa mi sento di dire a chi ha una disabilità? Partirei con l’invito a festeggiare questo giorno, può sembrare una follia ma se è vero che spesso le disabilità non guariscono, può guarire la rabbia che a volte generano in chi le vive in prima persona”. Sono le parole di Daniele Cassioli, considerato il più grande sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi con 25 titoli mondiali, 27 titoli europei e 41 titoli italiani e anche presidente onorario di Piramis onlus all’Adnkronos, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.
A soli 10 anni Cassioli, cieco dalla nascita, è entrato a far parte della squadra nazionale italiana di sci nautico. Oggi è istruttore e insegna anche ai bambini disabili. “Più che insegnare propongo un percorso ricco di allegria. Quando in una famiglia arriva un figlio disabile ci si dimentica di sorridere e si perde il contatto con la felicità. Grazie al lavoro quotidiano che facciamo con Piramis Onlus e Real Eyes Sport, lo sport diventa più vicino a chi si trova a crescere con una disabilità, e dà l’opportunità di comprendere che se è vero che c’è qualcosa che manca, è altrettanto vero che è utile valorizzare ciò che si ha”.
“Come fa un non vedente a insegnare a chi vede come guardarsi dentro? Ho provato a spiegarlo in “insegna al cuore a vedere”, il mio ultimo libro -spiega ancora il campione paralimpico-. Guardarsi dentro è un’arte che richiede disciplina. Spesso siamo più attratti da ciò che c’è fuori mentre è sempre più importante imparare a conoscere cosa siamo oltre le apparenze. I miei prossimi obiettivi? Sicuramente sotto il profilo sportivo l’obiettivo è stare bene fisicamente che, vista l’età, non è affatto scontato! In questa fase della mia vita assume un ruolo centrale la mia professione di formatore, per cui sto incontrando tante aziende fatte da persone straordinarie. Altro pezzo importante della mia vita di oggi è la parte televisiva: ho la fortuna di avere uno spazio fisso, “vedere oltre” all’interno del programma “O anche no”, in cui raccontiamo la disabilità. Proprio questo 3 dicembre saremo su Rai 1 a partire dalle 23.10, per reclamare il diritto alla bellezza di chi vive una disabilità”, conclude Cassioli.