(Adnkronos) – Oltre 50 appuntamenti in altrettante città: da Alessandria a Bari, da Brescia a Catania, passando per Milano, Roma e Napoli, tornano in piazza i giovani del movimento Fridays for Future. “Un’ulteriore occasione di condivisione dei temi della crisi climatica in tutta Italia in concerto con il resto del movimento globale – spiegano gli attivisti – Ci concentreremo sui ‘to do’ della nostra agenda climatica”. “Energia rinnovabile e Cers (Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali); la mobilità sostenibile e la cura del ferro; Sad (Sussidi Ambientalmente Dannosi) e bombe climatiche; transizione ecologica e sostenibilità economica; giustizia sociale ed eco transfemminismo”, i temi al centro dell’iniziativa del movimento.
Milano
Sono circa un migliaio, a Milano, i giovani in piazza per lo sciopero globale per il clima promosso dagli ambientalisti dei Fridays for Future. Il corteo sfila per le vie del centro: è stata fatta tappa in piazza della Scala e si sono levati cori di denuncia contro il Comune di Milano, accusato di essere ‘il paradiso del greenwashing’. Durante la manifestazione non si sono verificate particolari criticità, a parte un paio di lanci di fumogeni in largo Cairoli e uno nei pressi di via Montenapoleone. Proprio qui, poi, è stato srotolato uno striscione contro la presenza di Eni all’università, calandolo dal tetto di una stazione della metro. Il corteo ora si è diretto verso la Stazione Centrale.
Roma
È partito da piazza della Repubblica a Roma il corteo organizzato in occasione dello sciopero globale per il clima. In testa uno striscione con su scritto “La nostra rabbia è energia rinnovabile” tenuto dagli attivisti di Fridays for future. Ad aprire la manifestazione il cane a sei zampe dell’Eni su blocchetti di banconote vicino a un grande mappamondo gonfiabile. Sono 3mila i manifestanti che partecipano al corteo, secondo fonti di polizia. La manifestazione è arrivata in via Merulana.
Tanti gli studenti in piazza sia gli universitari dei collettivi che i giovanissimi dei licei romani: Orazio, Aristofane, Nomentano, Tasso, Plinio e Righi. Tra gli altri slogan si legge “capitalismo e guerra distruggono il pianeta” ma anche “ridateci il respiro, l’Amazzonia brucia”. Tante le sigle ambientaliste in piazza da Greenpeace, con lo slogan “Rinnovabili: governo bocciato, a Exintion rebellion. Tra le bandiere anche quella dei No tav.