(Adnkronos) – Codice della strada 2023, si cambia: dal Consiglio dei ministri l’ok al testo del decreto legge. Nuove sanzioni per la guida con il cellulare e novità per gli autovelox tra le modifiche. Arrivano i controlli a distanza per sanzionare la mancata precedenza a ciclisti e pedoni. Nel mirino dei controlli a distanza, anche le soste vietate.
Tra le misure proposte spicca la multa dai 660 euro a 422-1.697 euro per l’uso dei cellulari alla guida con sospensione della patente da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione. Il ministero delle Infrastrutture spiega che ”in caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, già prevista dal codice vigente, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, oltre ad una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell’ipotesi di prima violazione e 10 punti alla seconda violazione”.
”Sarà possibile contestare attraverso gli accertamenti da remoto la violazione dell’obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti” si legge nel pacchetto con le modifiche al codice della strada. “Il ministero delle Infrastrutture comunica inoltre che i controlli a distanza entreranno in vigore anche per la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico”.
”Nell’ottica di regolamentare l’utilizzo degli autovelox, si va verso una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento” si legge nel testo. Il pacchetto, si ricorda, è stato già presentato a giugno e ”fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, è passato al vaglio della Conferenza unificata che ha espresso il parere favorevole e ha proposto una serie di modifiche”. Su richiesta dei sindaci ”si propone un incremento della sanzione amministrativa pecuniaria fino a 1.084 euro e la sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni, esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all’interno del centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno”, spiega il ministero.
La Conferenza ha chiesto, poi, di incrementare le sanzioni pecuniarie in caso di sosta negli stalli dedicati ai disabili, elevandole, per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, a 165-660 euro (ora previste da euro 80 ad euro 328) e per i restanti veicoli a 330-990 (ora prevista tra euro165 ad euro 660). Multe più pesanti anche se si parcheggia nelle corsie riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus e di tutti i mezzi tpl: per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote tra 87 a 328 euro (ora tra 41-168 euro) e tra 165- 660 euro per i restanti veicoli (ora tra 87 a 344 euro). Infine la Conferenza unificata ha proposto di intervenire con regolamento per ampliare il novero delle strade adatte alla realizzazione di piste ciclabili.
Sono previste, poi, nuove norme sui monopattini con l’obbligo di casco, targa e assicurazione. Quelli in sharing non potranno funzionare al di fuori delle aree consentite. Severe sanzioni per la sosta selvaggia, per la guida in contromano e su strade extraurbane particolarmente trafficate e pericolose. Maggiori garanzie anche per i ciclisti, con la disciplina del sorpasso in sicurezza sia su strade urbane che extraurbane, prevedendo – ove possibile – almeno 1,5 metri di distanza nell’effettuare la manovra. Safety car in caso di incidente potranno rallentare il traffico e fruire da deterrente per ulteriori incidenti. Più controlli e segnaletiche ai passaggi a livello.
Revoca della patente fino a tre anni per chi si mette al volante sotto l’effetto di droga o alcol. Sospensione della patente per sorpasso azzardato e circolazione contromano. Chiunque utilizzi droghe e viene trovato positivo all’alcol-test, rischia quindi lo stop alla patente.