(Adnkronos) –
I contagi covid aumentano in maniera considerevole nell’Unione Europea in un quadro oggi caratterizzato dal calo dell’immunità, con la prevedibile diminuzione della copertura dei vaccini somministrati mesi e mesi fa.
A fare il punto, con attenzione particolare alla variante Pirola e agli eventuali rischi, è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, in un aggiornamento sullo stato attuale della trasmissione Covid nell’Unione europea/See, e sull’emergere di nuove varianti Sars-CoV-2, pubblicato oggi.
“Nelle ultime settimane si è registrato un notevole aumento dei segnali di trasmissione del virus Sars-CoV-2 nell’Ue/Spazio economico europeo”, con “uno scostamento dai livelli precedentemente molto bassi. Diversi fattori hanno contribuito, tra cui grandi raduni e aumento dei viaggi. Inoltre, sono stati segnalati livelli di diminuzione della protezione immunologica contro le infezioni, sebbene le malattie gravi rimangano ben protette nella popolazione generale”, si legge nel report.
Il coronavirus Sars-CoV-2 “continua ad acquisire mutazioni che ne consentono la circolazione in tempi imprevedibili durante tutto l’anno. I recenti aumenti di trasmissione hanno coinciso con l’emergere dei sottolignaggi Omicron, in particolare delle varianti simili a XBB.1.5”, aggiunge il Centro.
Gli esperti fanno il punto anche sulle varianti circolanti attualmente, compresa quella battezzata Pirola sui social, BA.2.86, sulla quale le autorità sanitarie internazionali hanno acceso un faro per via dell’elevato numero di mutazioni concentrate sulla proteina Spike.
“Nell’agosto 2023 – ripercorre l’Ecdc – sono stati segnalati rilevamenti sporadici di un nuovo sottolignaggio Omicron altamente mutato, BA.2.86, sia all’interno che all’esterno dell’Ue/See. Sebbene i casi rilevati a livello globale di BA.2.86 siano limitati, si sospetta una trasmissione comunitaria a basso livello in più Paesi. BA.2.86 è molto divergente dai ceppi di Sars-CoV-2 attualmente in circolazione”, e questo “solleva preoccupazioni per un aumento delle reinfezioni”, nel caso in cui Pirola “superasse le varianti esistenti nell’Ue/See”.