(Adnkronos) – Ancora un attentato contro un candidato alle prossime elezioni in Ecuador: ad essere presa di mira è stata questa volta Estefany Puente, che corre per l’Assemblea nazionale. Individui armati si sono avvicinati a bordo di motociclette al suo veicolo, nella città di Quevedo, provincia di Los Rios, e hanno aperto il fuoco. Puente era in auto con il padre ed un collaboratore, ha ricostruito ‘El Universo’, quando gli aggressori hanno aperto il fuoco contro il parabrezza e la fiancata destra dell’automobile prima di darsi alla fuga. L’attacco segue di poche ore l’assassinio del candidato presidenziale Francisco Villavicencio, ucciso a colpi di arma da fuoco al termine di un comizio a Quito.
Sono tutti colombiani e legati al crimine organizzato i sei arrestati per l’assassinio di Villavicencio. Lo ha reso noto il ministero dell’Interno, specificando che gli arresti sono avvenuti durante una serie di raid in un quartiere nel sud di Quito, durante il quale sono state sequestrate anche armi e munizioni.
L’uomo che ha aperto il fuoco e ucciso il 59enne candidato, che stava conducendo una campagna elettorale contro la corruzione e la sempre maggiore presenza dei cartelli della droga nel Paese, è rimasto ucciso nello scambio a fuoco con gli agenti di polizia intervenuti. Non è stata specificata la sua nazionalità.
“Ho chiesto assistenza all’Fbi nelle indagini sull’omicidio”, ha confermato nelle scorse ore sui social il presidente dell’Ecuador Guillermo Lasso, annunciando l’imminente arrivo di “una delegazione” nel Paese. Lasso, che non è candidato, ha dichiarato lo stato d’emergenza, proclamato tre giorni di lutto nazionale e mobilitato le truppe.