(Adnkronos) – “Non escluderei una iniziativa legislativa. Quello di Senago è stato un duplice omicidio”. Il caso di Giulia Tramontano, la giovane di 29 anni incinta al settimo mese uccisa a coltellate dal fidanzato, scuote la politica. E nella maggioranza, in particolare dentro Fratelli d’Italia, ora si accarezza l’idea di un intervento legislativo per riconoscere il duplice omicidio quando la vittima di un delitto è una donna in gravidanza in stato avanzato.
Un ulteriore intervento legislativo dopo il caso di Senago “non lo escluderei”, dice all’Adnkronos il senatore di Fdi Roberto Menia, pur precisando che “non tocca a me parlare a nome del partito su questioni di giustizia”. Alessandro Impagnatiello, compagno della donna assassinata, ha confessato il delitto e ora è indagato per omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza contro la volontà della ragazza. A sentire diversi esponenti di Fdi e Lega, però, quello avvenuto in provincia di Milano va considerato un duplice omicidio.
“Personalmente non ho dubbi sul fatto che la vita nasca nel momento del concepimento. La legge attuale prevede la possibilità di abortire entro il terzo mese, dopo di che lo considera infanticidio”, afferma Menia, primo firmatario, tra l’altro, di un contestato disegno di legge sul riconoscimento della capacità giuridica del concepito.
“Non a caso – osserva l’esponente di Fdi – anche quando un bimbo nasce noi diciamo ‘viene alla luce’ ma il venire alla luce implicitamente riconosce una vita che già è tale nel ventre materno; nella tradizione popolare si parla di settimini per quelli che nascono al settimo mese: evidente si tratti di vita autonoma, unica, irripetibile. Il caso di specie è dunque quello di un duplice omicidio”.
Anche per la deputata di Fratelli d’Italia Grazia Di Maggio, tra le cofirmatarie della proposta di legge per rendere l’utero in affitto reato universale, “bisognerebbe parlare di duplice omicidio, perché le vittime sono due. Intanto – dice all’Adnkronos – siamo orgogliosi di aver approvato la proposta per la commissione d’inchiesta sul femminicidio, tema cruciale per noi, e continueremo a lavorare in questa direzione”.
E a chi le chiede se dopo il delitto di Senago Fdi possa intervenire con una nuova proposta di legge, la parlamentare risponde con un’apertura: “Faremo delle valutazioni su come intervenire dal punto di vista legislativo, ci confronteremo. Ne parleremo con il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, cercheremo di capire anche con la commissione Giustizia”.