(Adnkronos) – “In campagna elettorale la sinistra aveva raccontato agli italiani che se Fratelli d’Italia e il centrodestra fossero arrivati al governo l’Italia sarebbe stata condannata al declino, su di noi si sarebbero abbattute le piaghe d’Egitto, gli investitori ci avrebbero abbandonato e la disoccupazione sarebbe esplosa. Ma il problema di quando menti spudoratamente è che alla fine la verità ti smaschera sempre. Infatti non è andata così e la realtà si è imposta sulle menzogne e sull’ideologia”. Così la premier Giorgia Meloni nell’intervista al settimanale ‘Chi’ in edicola oggi.
“L’Ocse e la Commissione europea hanno rivisto al rialzo le previsioni sul Pil italiano, con una stima di previsione del Pil al più 1,2 per cento nel 2023. Stiamo dimostrando un’affidabilità maggiore rispetto al resto dell’Eurozona, con una crescita oltre le aspettative e superiore a quella media europea e a quella delle principali economie continentali, se consideriamo il più 0,7 per cento previsto per la Francia e il più 0,2 per cento previsto per la Germania. Per non parlare dei dati sull’occupazione, con il record di numero di occupati, di contratti stabili e con un tasso di disoccupazione ai minimi dal 2009. Un quadro macroeconomico positivo che, però, ci impone di fare ancora di più e meglio, per consolidare e rafforzare la tendenza”.
“Oggi in tutti i consessi europei e internazionali l’Italia viene riconosciuta come una Nazione solida, credibile, affidabile. Forte delle sue ragioni e dei suoi interessi, forte della sua tradizione di dialogo e del suo ruolo geopolitico. E questo comporta anche che sia molto più ascoltata di prima e quindi più efficace nel difendere i suoi interessi. Lo dico con orgoglio, anche pensando ai molti che scommettevano che un’Italia a guida centrodestra sarebbe stata isolata. Ancora una volta i risultati hanno smentito i pronostici”, rivendica la presidente del Consiglio.
“L’orizzonte che ho davanti è quello di legislatura ed è l’unico che mi interessi”, dice la premier.
“Certo – va avanti la presidente del Consiglio – in questi primi mesi sono tante le cose che abbiamo già fatto e le riforme che abbiamo avviato. Penso alla delega fiscale, provvedimento atteso da 50 anni con il quale vogliamo abbassare le tasse, premiare chi produce di più e avere un occhio di riguardo per le famiglie e i più fragili. Ma penso anche a quello che abbiamo fatto con il decreto Lavoro, al taglio del cuneo fiscale, che consentirà di mettere fino a 100 euro in più nelle tasche dei lavoratori, e al superamento del Reddito di cittadinanza, per aiutare chi ha davvero bisogno e permettere a chi è nelle condizioni di lavorare di formarsi e di trovare una nuova occupazione”.
“E poi – rimarca ancora – le tante misure previste a sostegno del nostro tessuto economico e produttivo, per difendere il made in Italy e le nostre eccellenze, per aiutare i nostri giovani a realizzare il loro desiderio di mettere su famiglia”.
“Siamo solo all’inizio – dice Meloni – c’è tantissimo da fare. A partire dal capitolo giustizia e dalla riforma costituzionale, che considero la madre di tutte le riforme per dare maggiore stabilità, autorevolezza e velocità alle nostre istituzioni”.