(Adnkronos) –
Promuove la piena condivisione della genitorialità e dei compiti di assistenza familiare il programma all’avanguardia che Gsk Italia ha presentato in questi giorni ai 4.290 addetti presenti sul territorio nazionale, per sostenere la cura dei figli o l’assistenza di una persona cara in difficoltà. ‘Momenti che contano’, sottolinea l’azienda farmaceutica in una nota, occasioni in cui desideriamo stare vicino alle persone amate.
A partire dal 1 aprile di quest’anno – spiega Gsk – il programma prevede che il secondo genitore possa godere di un congedo pari a 18 settimane pienamente retribuito (con una rilevante integrazione salariale rispetto a quanto previsto dalla legge) per occuparsi dei figli nel primo anno di vita, anche in caso di adozione o affido; ciascun collaboratore possa godere fino a 20 giorni l’anno di congedo totalmente retribuito (6 volte oltre le previsioni di legge) per prendersi cura di familiari stretti in gravi condizioni di infermità, che determinino un bisogno di assistenza.
Come già definito nel 2020 dall’azienda per tutti gli altri congedi parentali, anche questi due saranno riconosciuti in base a una concezione inclusiva e affettiva del nucleo familiare. L’innovativo, duplice istituto riguarda anche tutti gli altri Paesi del mondo dove Gsk è presente ed è stato illustrato in diretta ai dipendenti italiani presenti nella sede direzionale di Verona, negli stabilimenti di Parma e Rosia, nel centro ricerche di Siena, nella consociata ViiV e su tutto il territorio nazionale, con un webinar che ha ospitato le testimonianze di alcune persone dell’azienda e di alcuni ospiti esterni sui propri ‘momenti che contano’.
“Con questa decisione vogliamo far sì che tutti i nostri collaboratori possano concentrarsi sulle persone che amano in momenti chiave della vita – sottolinea Alfredo Parato, Human Resources Country Head di Gsk Italia – Una maggiore possibilità di dedicarsi alla cura, sia dei figli sia dei familiari, pensiamo sia importante per tutti. Inoltre siamo convinti che la concreta opportunità di condividere questi momenti favorisca ulteriormente lo sviluppo della leadership al femminile; infatti, tali compiti sono ancora una prerogativa tipicamente femminile”.
“L’impegno aziendale in questa direzione – aggiunge Parato – vuole essere anche un aiuto concreto affinché ciascuno possa realizzare i propri sogni: i dati ci dicono che in Italia, a fronte di un desiderio espresso di avere due figli, il tasso di natalità medio è pari a 1,25. E quando parlo di questo percorso con colleghi di altre aziende o associazioni di categoria, sono fiero di sentirmi rispondere che Gsk è oggi l’azienda più avanzata nel settore in questo ambito”.