(Adnkronos) – Le difese aeree russe sono “vecchie e inefficaci” per questo gli attacchi aumenteranno su Mosca. A dirlo il portavoce dell’intelligence militare ucraina, Andriy Yusov che calcola come “considerata la dinamica degli ultimi mesi, il numero, la geografia e l’intensità, è logico prevedere un aumento degli attacchi quotidiani” e che “i residenti di Mosca saranno sempre meno sicuri”.
Una controffensiva, quella di Kiev, che “molto presto darà risultati significativi” come assicura il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak. “Sono ottimista”, sottolinea, perché “abbiamo colpito in ogni direzione”. “Non ci sono aree prioritarie, ci sono molte aree in cui le nostre brigate stanno lavorando in modo molto efficiente”, ha detto Podolyak.
“Né Washington né Kiev vogliono la pace” dice Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, che scrive così sul suo canale Telegram, convinto che la controffensiva ucraina “mandi al macello migliaia di sfortunati”. “Al popolo che soffre nelle trincee di un Paese diviso basta davvero solo la resa, che forse spianerebbe la strada alla pace” spiega. Secondo Medvedev, riporta ancora l’agenzia russa Tass, “il mito della ‘grande controffensiva”, accusa, “è sostenuto dal mito dell’economia onnipotente del dollaro'”.
“La Nato era in crisi, io prevedevo che Vladimir Putin avrebbe invaso l’Ucraina perché era assolutamente sicuro di poter smantellare la Nato” ha detto Joe Biden parlando con i giornalisti che l’accompagnavano nella sua visita in Utah, sottolineando, invece, che ora, con la risposta unitaria all’invasione l’alleanza si è ricompattata. “La Nato oggi è più forte che mai”, ha concluso.
A causa del blocco russo dei porti del Mar Nero, l’Ucraina sta lavorando per sviluppare rotte alternative per l’esportazione del grano. Ad annunciarlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che l’Ucraina continui a essere un garante della sicurezza alimentare” ha detto ieri nel suo consueto discorso serale. Il presidente ha quindi riferito di aver discusso la questione con i capi dell’esercito, dei servizi segreti e della marina, oltre che con i rappresentanti del governo.