(Adnkronos) – Il carrello tricolore anti-inflazione sta producendo risparmi limitati per i consumatori. E’ quanto emerge da una analisi di Altroconsumo che ha rilevato i prezzi di 125 tipologie di prodotto in 15 punti vendita di 8 catene (super, iper e discount) tra Roma e Milano: in media solo 24 categorie sono scontate e mancano alimenti come l’olio di oliva, l’acqua e i freschi.
I prezzi dei prodotti nel carrello tricolore – quasi sempre della marca del distributore – sono effettivamente diminuiti rispetto ai mesi precedenti, osserva l’associazione, ma nel 78% dei casi non sono i più economici sullo scaffale. Dall’analisi emerge poi che nel frattempo il numero delle altre classiche offerte della grande distribuzione si è ridotto di ben il 36% in media.
Rispetto a maggio-giugno i prezzi dei prodotti inseriti nel carrello tricolore si sono abbassati nei super e nei discount del 6% e del 3%. Negli iper visitati, invece, c’è stato addirittura un aumento, del 2%. In generale, però, i prezzi di tutti i prodotti rilevati sullo scaffale (tra promozioni e non) sono aumentati rispetto a maggio-giugno: rispettivamente del 4% e del 5% nei super e negli iper, dell’1% nei discount.
“Parte sbiadito il carrello tricolore. Nonostante le intenzioni del Governo e l’attesa mediatica suscitata, dati alla mano, sembra essere questa la sintesi dopo le prime due settimane della misura. Al momento, infatti, le nostre rilevazioni sul campo mostrano ancora una scarsa possibilità di risparmio per le famiglie italiane: se una lieve diminuzione di prezzo c’è stata, il calo ha riguardato solo i pochi prodotti inseriti nel “carrello”; inoltre, quest’ultimo non è andato a sommarsi alle promozioni già in essere e, contestualmente, vi è stato un paradossale decremento delle altre offerte. Troppo poco, quindi, per costituire un reale supporto alla spesa degli italiani e certamente non sufficiente per determinare effetti miracolistici di abbattimento dell’inflazione generale, come recentemente affermato dal Ministro Urso”.
“Gli indici ISTAT, pur in calo grazie principalmente agli energetici, restano ancora alti ad ottobre e le famiglie rischiano di non vedere effetti positivi ancora per settimane. – dichiara Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo – Abbiamo poi voluto sondare anche l’esperienza reale dei consumatori e la loro opinione rispetto a questa iniziativa governativa: ebbene, i cittadini stessi segnalano molte criticità, quali poca pubblicità nei punti vendita o l’esclusione di molti prodotti. Vista l’importanza della questione e il rilievo dato all’iniziativa, come Altroconsumo abbiamo deciso di aprire un osservatorio con cui continueremo a monitorarne la situazione per tutta la durata del Trimestre, per verificarne l’evoluzione e poterne valutare alla fine l’effettiva efficacia per le famiglie italiane.”