(Adnkronos) – “Stimo immensamente Diana Bracco, abbiamo avuto modo di incontrarci in molte occasioni istituzionali”. A scandirlo è stato il ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, intervenendo, in collegamento video, all’edizione 2023 del Bracco Innovation Day che si è tenuto oggi a Milano, all’Auditorium dello Human Technopole, e che ha messo al centro l’Intelligenza Artificiale.
Bernini, rivolgendosi alla presidente e Ceo del Gruppo Bracco, Diana Bracco, e ai presenti alla giornata di lavori, ha assicurato che “il Mur sulla ricerca c’è”. Il ministro, che ha appena terminato il Cdm, ha evidenziato inoltre che “il Pnrr avrà un senso se sarà in grado di sopravvivere a se stesso” come ulteriore driver per tutte le ricadute sul Pil, e sul sistema Paese, che arrivano dalla ricerca.
“Abbiamo temi estremamente sfidanti” da affrontare e fra questi “il biomedicale e l’Intelligenza Artificiale applicata al Long Life Learning” ha osservato inoltre Bernini nel suo video-intervento alla giornata di lavori promossa dal Gruppo Bracco.
L’obiettivo del ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, è “promuovere l’efficacia passepartout della ricerca”. Tre i punti strategici su cui il ministro Bernini punta il suo lavoro: “la formazione universitaria e nella istituzione che prevedano ricerca e impresa capace di creare”, sostenere “la ricerca come un passepartout” per “fare vivere meglio e più a lungo e con un margine di benessere tutti noi”, “comunicare al di fuori delle aule la ricerca scientifica”.
“Uno dei temi che dobbiamo sostenere è che la ricerca è vita, è normalità, non è una iniziatica modalità chiusa nella ‘turris eburnea’ del Mur” o dei laboratori, ma rappresenta “un benessere immediato per tutto i cittadini” ha scandito il ministro Bernini.
“Bisogna promuove la trans-disciplinarietà della formazione” accademica. “Non più tardi di 10 anni fa era difficile far parlare ricerca e imprese, ora è possibile”. Ha continuato
E “un altro elemento che sta facendo la differenza nella formazione è l’assoluta profonda necessità della trans-disciplinarietà. E’ un tema su stiamo lavorando: già formiamo studenti trans-disciplinari” e se non lo facciamo, ha chiarito Bernini, “non li formiamo ad un mondo” carico di innovazione e “ad un mercato del lavoro”. “Stiamo preparando e formando studenti e ricercatori ad un nuovo mondo del lavoro” ha ribadito Bernini che sta puntando “ad una “orizzontalizzazione virtuosa dei talenti e delle competenze”.
“Stiamo puntando moltissimo con il Pnrr sulle infrastrutture di ricerca” perché “rappresentano una delle sfide del nostro futuro, anche oltre il 2026” ha sottolineato ancora Bernini affermando infine che “la ricerca è vincente è se innesti” potenti dosi “di liquidità”, ma che la vera capacità “del finanziamento alla ricerca è che deve essere strutturale”.