(Adnkronos) – Israele effettua attacchi aerei estesi contro diversi obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, dopo aver ordinato l’evacuazione di oltre 1 milione di civili da Gaza City in vista dell’attacco che, nella Striscia, mira a colpire Hamas secondo le ultime news di oggi 13 ottobre 2023.
Hamas, secondo cui 70 persone sono state uccise in attacchi condotti da Israele mentre dal nord della Striscia di Gaza si dirigevano al sud, ha diffuso nel frattempo un video con bambini israeliani presi in ostaggio.
Il numero dei morti nella Striscia di Gaza è salito a 1900, secondo il ministero della Salute palestinese. I raid incessanti hanno “causato la morte di 1900 martiri tra cui 614 bambini e 370 donne”, ha precisato in un comunicato. I feriti sono 7696.
L’esercito israeliano ha chiesto ai residenti di Gaza di lasciare le loro case entro la serata e di dirigersi a sud. “Le forze israeliane hanno rinviato la richiesta di evacuazione dell’ospedale di Al Awda, nella Striscia di Gaza, alle 6 del mattino. L’evacuazione dei pazienti resta complicata”, scrive su X è Medici senza frontiere. Precedentemente l’organizzazione aveva denunciato il fatto che Israele aveva dato due ore di tempo per evacuare l’ospedale, dove il personale medico stava ancora ”curando pazienti”.
“Se siete preoccupati per voi stessi e per i vostri cari, dovete dirigervi a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas si preoccupano solo di proteggere se stessi”, ha scritto su X il portavoce delle Idf Avichay Adraee. L’Idf aveva inizialmente notificato ai palestinesi, alla mezzanotte di venerdì, che avevano 24 ore per andare via.
”Porteremo avanti questa guerra per sradicare Hamas e raggiungeremo la vittoria. Ci vorrà del tempo, ma arriveremo alla fine di questa guerra più forti che mai”, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di una conferenza stampa. ”I nostri nemici hanno appena iniziato a pagare il prezzo” del massacro effettuato da Hamas, ”è solo l’inizio”, ha aggiunto.
Il premier israeliano ha quindi affermato che ”stiamo ricevendo grande sostegno internazionale” e ha ricordato i suoi colloqui con il presidente americano Joe ”Biden e altri leader del mondo”, oltre che l’incontro con il Segretario di Stato Antony Blinken in Israele.
“Le Nazioni Unite considerano impossibile un tale movimento senza devastanti conseguenze umanitarie”, dice il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, risponde all’ordine dato dagli israeliani “all’intera popolazione di Gaza nord di spostarsi al sud nelle prossime 24 ore”. “Questo corrisponde a circa 1,1 milioni di persone – continua il portavoce – lo stesso ordine si applica a tutto lo staff dell’Onu e le persone che si stanno rifugiando negli edifici dell’Onu, in scuole, centri medici e cliniche”.
“Le Nazioni Unite rivolgono un forte appello affinché questo ordine, se confermato, venga ritirato, evitando quello che potrebbe trasformare quella che è già una tragedia in una situazione di calamità”, ha poi concluso.
“La portata e la velocità della crisi umanitaria sono agghiaccianti. Gaza sta rapidamente diventando un inferno ed è sull’orlo del collasso”, fa eco dichiarato il commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini. E’ “orrendo”, aggiunge Lazzarini, secondo cui si tratta di un provvedimento che “porterà solo a livelli di miseria senza precedenti e spingerà ulteriormente la popolazione di Gaza nell’abisso”. Più di 423mila persone sono già state sfollate, afferma, sottolineando che “senza eccezione, tutte le parti devono rispettare il diritto bellico e l’assistenza umanitaria deve essere fornita in ogni momento ai civili”.
“Ripetiamo l’appello del portavoce del Segretario Generale affinché l’ordine di evacuazione venga ritirato, per evitare una calamità”, dice Ravina Shamdasani, portavoce dell’Alto Commissario per i diritti umani, ricordando che “questo ordine colpisce oltre un milione di palestinesi, tra i quali bambini, anziani e malati, costringendoli a spostarsi con pochi o nessun mezzo, con scarse garanzie per la sicurezza e mentre continuano le ostilità”.
“I civili non devono essere mai usati come mezzi di scambio”, aggiunge Shamdasani, sottolineando che “oltre 2700 persone, compresi civili, sono state già uccise in Israele e Gaza – ha dichiarato – chiediamo ai gruppi armati palestinesi di interrompere l’uso indiscriminato di razzi, gli attacchi ai civili, la detenzione di ostaggi, che violano il diritto internazionale”.
Hamas ha diffuso un video in cui vengono mostrati bambini e neonati israeliani presi in ostaggio. Nel filmato si vedono miliziani in tuta mimetica e passamontagna, armi in pugno, mentre tengono in braccio i piccoli, li cullano nel passeggino o danno loro da bere.
Il filmato di propaganda è stato girato lo scorso fine settimana nel kibbutz Holit nel sud di Israele e, scrive il Times of Israel, sembra avere come obiettivo quello di minimizzare il sequestro. Nel filmato non compaiono mai i genitori dei bambini.
L’esercito israeliano, attraverso droni, lancia volantini su Gaza esortando la popolazione civile a dirigersi “immediatamente” verso il sud dell’enclave. “Evacuate le vostre case immediatamente e andate a sud del Wadi Gaza”, è il messaggio riportato dall’emittente al-Jazeera, secondo cui Israele ha ordinato ai civili anche di lasciare i rifugi di Gaza City.
Israele “controllerà” i bombardamenti per rendere “più sicura l’evacuazione” richiesta ai civili dal nord della Striscia di Gaza, dice il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, anche se aggiunge che gli eventi si sviluppano in “una zona di guerra”. Hagari evidenzia che l’Idf “cercherà di evitare di colpire luoghi sensibili come gli ospedali in caso di raid aerei”.
In precedenza, le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno accusato l’esercito dello Stato ebraico di aver “ucciso” 13 ostaggi a Gaza “a seguito dei bombardamenti nemici” tra i quali alcuni “stranieri”, senza fornire dettagli sulla loro nazionalità.
Il trasferimento di oltre 1,1 milioni di civili dal nord verso il sud di Gaza nelle prossime 24 ore è “un’impresa ardua”, riconosce il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, senza però esprimere critiche verso la mossa dell’esercito israeliano.
“Capiamo perché lo stanno facendo: stanno cercando di spostare i civili dalla zona di pericolo e dare loro un avviso – ha detto riferendosi agli israeliani – è un’impresa ardua, è già una zona di combattimento, e quindi penso che nessuno stia sottovalutando i problemi relativi a questa evacuazione”.
Gli Stati Uniti non vogliono vedere “nessun civile colpito”, ha aggiunto Kirby. “Naturalmente, più tempo viene dato alla gente meglio è”, ha detto ancora, precisando subito di voler lasciare che sia “l’esercito israeliano a parlare degli ordini che stanno dando per le operazioni sta stanno conducendo e preparando”.