(Adnkronos) – Sulla questione Ita-Lufthansa “sta accadendo qualcosa di obiettivamente curioso, cioè la stessa commissione europea che per anni ci ha chiesto di trovare una soluzione al problema, quando troviamo una soluzione al problema la blocca e quindi noi non stiamo più capendo. E vorremmo una risposta. Su questo è stato interessato anche il commissario Gentiloni dal ministro Giorgetti”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del G20 in India.
La Commissione Europea “resta in stretto contatto con le parti”, Ita e Lufthansa, riferiscono fonti Ue, “per discutere della transazione prima della sua notifica ufficiale. Questi contatti pre-notifica sono in corso e fanno parte del processo standard per la valutazione di una transazione complessa”. Il dossier Ita-Lufthansa rientra nel portafoglio della Concorrenza, attualmente passato al belga Didier Reynders, dopo che Margrethe Vestager si è messa in aspettativa perché candidata alla presidenza della Bei.
Nel settembre 2021 la Commissione aveva ritenuto che Ita, in discontinuità aziendale con Alitalia, fosse una compagnia in grado di reggere sul mercato da sola. La combinazione con Lufthansa è un’operazione complessa, dal punto di vista della concorrenza, considerata la forte presenza di Ita e della compagnia tedesca, anche attraverso Brussels Airlines, su scali cruciali per il mercato italiano come Roma Fiumicino e Milano Linate. In più, arriva in un momento in cui i biglietti aerei sono diventati particolarmente cari, e la Dg Concorrenza ha la responsabilità di tutelare la concorrenza nel mercato interno, a beneficio dei consumatori. Detto questo, la normativa Ue sulle fusioni prevede tempi definiti, al contrario delle indagini sugli aiuti di Stato che non hanno tempistiche fisse. La fase uno, nella quale si conclude la stragrande maggioranza (oltre il 90%) delle operazioni notificate, prevede 25 giorni lavorativi di tempo a partire dalla notifica, che spetta alle società interessate effettuare. Ovviamente, trattandosi di una operazione complessa, sono in corso contatti prenotifica, utili anche a rendere più fluido il processo autorizzativo una volta notificata l’operazione.
Verso la fine della fase uno, tipicamente si tiene una riunione informativa, in cui la Commissione espone i risultati dell’indagine. Se ci sono preoccupazioni per gli effetti che la fusione potrebbe avere sulla concorrenza, allora le società possono offrire dei rimedi, nel qual caso la fase uno viene prorogata di 10 giorni lavorativi. Alla fine della fase uno l’operazione o viene approvata oppure scatta la fase due, l’indagine approfondita, che deve concludersi entro 90 giorni lavorativi, estendibili in alcuni casi. Alla fine della fase due o l’operazione viene approvata con rimedi con oppure viene bocciata, ma si tratta di un esito molto raro. In ogni caso, la competenza sul dossier è della concorrenza, affidata in via temporanea a Didier Reynders.
La notifica dell’accordo per la cessione di una quota di minoranza di Ita a Lufthansa alla Commissione europea per la concorrenza viene accettata, da prassi, solo al termine di un’istruttoria che la stessa Commissione sta portando avanti molto minuziosamente nell’ambito di una fase di pre notifica già avviata, hanno precisato fonti del Mef. “La risposta dell’esecutivo comunitario affidata a un portavoce è positiva – sottolineano le stese fonti – perché rappresenta il presupposto di un iter che sarà molto veloce. Come Mef ci siamo già attivati per ottenere un incontro in tempi brevi con il commissario supplente Reynders”.