(Adnkronos) – “Con la scelta sbagliata di invitare Marine Le Pen, un personaggio legato in maniera inestricabile al centralismo e alla vecchia ostilità della destra verso le autonomie e i diritti dei popoli, Matteo Salvini ha contribuito alla profanazione del prato di Pontida 2023, che già la forzata assenza di Bossi aveva preannunciato”. E’ un fiume in piena Mario Borghezio, raggiunto dall’Adnkronos al termine del raduno leghista nella Bergamasca.
“Il problema – spiega – non è che Bossi sia stato o meno invitato, ma che lui è incompatibile” con questa Lega. “La lezione di Bossi, che ha introdotto con forza nella politica italiana l’idea del diritto all’autodeterminazione dei popoli e il principio dell’autonomia della solidarietà internazionale con tutti i popoli che lottano per la loro libertà viene contraddetto”. Nonostante fin dalla vigilia non abbia risparmiato critiche alla scelta di invitare la leader del Rassemblement National, l’ex parlamentare europeo ha deciso di partecipare comunque a Pontida 2023. Ma sul ‘Pratone’ “i leghisti mi sono sembrati gente abbandonata, che ha perso la guida e si guarda smarrita. Guardavano con speranza perfino a un vecchio come me. Mi hanno fatto una tenerezza infinita, perché non meritavano un simile comportamento, questo spero che prima o poi Matteo lo capisca, lo spero per lui”.
Secondo Borghezio, Salvini “è come se volesse voltare pagina rispetto a una storia e questo un capo politico lo può fare, ma è grave e non scusabile che l’abbia fatto a Pontida. Avrebbe potuto invitare la signora Le Pen a casa sua a bere champagne, come è abituata a fare, dato che viene da una prolungata esperienza nei locali notturni di Parigi, a differenza del padre, che si era forgiato nella lotta”. Il problema – assicura l’ex europarlamentare leghista – non è “avere rapporti con Le Pen, non c’è niente di male. Io stesso sono stato con lei a Lampedusa molti anni fa, ma certamente non mi sarei mai sognato di invitarla a Pontida, perché certamente non è il suo posto e soprattutto non lo è per quello che vogliono vedere le persone a Pontida”. La presenza sul Pratone della leader del Rassemblement National – assicura Borghezio – “non è dispiaciuta solo a me, ma a moltissimi, se non tutti i leghisti presenti”.