(Adnkronos) – “Nel prossimo provvedimento di legge sul made in Italy che porto in Consiglio la prossima settimana tra le filiere attenzionate c’è anche quella nautica in collaborazione con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al ‘secondo summit nazionale sull’economia del mare Blue Forum’, in corso a Gaeta.
Il ministro ha sottolineato che tra i provvedimenti, “ci sarà un area per la semplificazione una per il contrasto alla contraffazione e una per la formazione delle competenze con la cerazione liceo del Made in Italy. Questo è un provvedimento che vuole creare una rivoluzione culturale del Paese”, ha ribadito.
Tra le misure per la semplificazione, “ci sono ci sono norme per ridurre tempi per registro per la nautica da 60 a 20 giorni in modo da essere competitivi con gli altri Paesi”, ha spiegato il ministro. “Nello stesso provvedimento – ha aggiunto Urso – si pensa anche al Fondo sovrano sul made in Italy che servirà a canalizzare le risorse pubbliche private, sia italiane che internazionali.
“Ho creduto molto e da sempre all’istituzione del ministero del Mare: ho sempre creduto all’economia del mare e al ruolo che l’Italia può rappresentare nel Mediterraneo e in Europa. Lo certificano i grandi successi della nautica e della croceristica italiana. Nel prossimo provvedimento – continua il ministro-che porterò in Consiglio dei Ministri vi sono alcune norme che riguardano le imprese del made in Italy e alcune che riguardano in maniera specifica l’industria della nautica. Semplificheremo le procedure di registrazione delle imbarcazioni da 60 a 20 giorni consentendo di alzare la bandiera italiana nei prodotti tipici del made in Italy sin dall’atto dell’acquisto”.
“La partecipazione e il coinvolgimento – ha spiegato – fanno parte della natura dell’Italia, è la forza del nostro sistema sociale, produttivo e va portato in ogni contesto. L’export italiano sta trainando la nostra economia smentendo i profeti di sventura: secondo le principali agenzie internazionali e gli osservatori noi avremmo dovuto certificare in questi giorni la recessione del Paese. Questo avevano previsto sei mesi fa: un’Italia in recessione, e invece è accaduto esattamente il contrario: trainati dal dinamismo delle nostre imprese e sostenuto da un Governo che crede in queste abbiamo certificato nei primi tre mesi di quest’anno una crescita del PIL italiano superiore alla media dei paesi del G7, superiore alla media dei paesi europei e dell’Ocse”, ha concluso Urso.