(Adnkronos) – Nuova allerta maltempo oggi sabato 4 novembre fino a domani, domenica 5, in Toscana. Per questo motivo sono state disposte “evacuazioni preventive” a Montemurlo, Montale nel pistoiese e Prato – in corrispondenza delle rotture dei torrenti Agna e Bagnolo – che riguarda circa 1200 persone potenziali. “Allestisti punti di accoglienza negli spazi comunali e palestre”, scrive su X il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, aggiornando sulla situazione nelle zone più colpite dall’alluvione che ha provocato 7 morti.
“Se nelle prossime ore i sindaci decideranno di proporre l’evacuazione delle abitazioni, invitiamo i cittadini a seguire quanto indicato”, è stato l’appello dell’assessora toscana Monia Monni. Un appello rivolto “soprattutto alla popolazione delle zone dove ristagna l’acqua” e “di fronte a un peggioramento del meteo in vista” per questa sera. L’appello è arrivato mentre l’assessora Monni ha preannunciato assieme al direttore della Protezione civile regionale, Giovanni Massini, l’emissione di una nuova allerta arancione sul centro nord della Toscana dalle 22 di stasera fino alla mezzanotte di domani, ricordando che “il codice arancione è un’allerta seria che va presa seriamente in considerazione sempre, e ancora di più se ci sono situazioni ove si è già verificata”.
Le province della Regione interessate dall’allerta arancione sono Massa Carrara, Lucca, Livorno, Pisa, Pistoia, Firenze, Prato, Grosseto. I fenomeni previsti sono pioggia: dalla sera di oggi precipitazioni sparse anche temporalesche, inizialmente sulla provincia di Massa-Carrara e Lucca in rapida estensione nel corso delle ore notturne al resto della regione, soprattutto alle zone interne. Miglioramento già nel corso della mattinata con cessazione delle precipitazioni sulle zone settentrionali e residui rovesci e temporali che si attarderanno sulle province di Grosseto, Siena e Arezzo, dove potranno risultare anche intense e persistenti. Possibilità di locali temporali anche di forte intensità dalla sera di oggi, sabato, sulle zone di nord-ovest. Nella notte e nelle prime ore del mattino locali forti temporali possibili anche sul resto della regione. Intensificazione del vento da sud, sud-ovest in serata con raffiche fino a 80-100 km/h in Arcipelago, zone costiere, crinali appenninici e zone sottovento e anche sui rilievi collinari centro-meridionali. Raffiche fino a 50-60 km/h in pianura. Dalla mattina di domani, domenica, rotazione a ovest, sud-ovest con ancora raffiche fino a 100 km/h sull’Appennino e zone sottovento, fino a 80-90 km/h sulla costa centro-settentrionale e sull’Arcipelago a nord dell’Elba. Raffiche fino a 50-60 km/h sul resto della regione. E dalla tarda serata di oggi moto ondoso in aumento su tutti i settori. Domani, domenica, mare agitato o molto agitato a nord dell’Elba e temporaneamente anche sul settore meridionale. Forti mareggiate sul litorale. Altezza dell’onda significativa fino a 4-5 metri al largo, 3-4 metri sotto costa. Moto ondoso in attenuazione nel pomeriggio a sud dell’Elba.
Intano Giani ha fatto sapere che è scesa in maniera consistente l’acqua che ha allagato il territorio comunale di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, che ancora stamani era una delle situazioni più delicate dell’emergenza maltempo in corso in Toscana, con dodicimila persone chiuse in casa, spesso senza energia elettrica, raggiungibili solo con gli anfibi. “L’acqua a Campi Bisenzio è finalmente scesa – ha detto tirando un sospiro di sollievo pur consapevole della nuova perturbazione in arrivo – Ed è scesa grazie anche all’azione delle idrovore che sono arrivate e sono state attivate: trenta solo a Campi, con portata anche di dieci o dodicimila metri cubi”.
In tutta la regione scendono a questo punto a meno di cinquemila le persone isolate nelle proprie abitazioni, dove si può arrivare solo mezzi anfibi. Poco più di un terzo di quanti ancora si registravano la mattina. La circolazione in autostrada è stata ristabilita ed anche i treni stanno tornando a circolare con normalità.
Giani ha poi raccontato del sopralluogo fatto oggi a Figline di Prato. “Lì l’acqua ha invaso con violenza le strade, portando via le auto come fuscelli, per l’ostruzione di un ponte pieno di terra”, ha detto il presidente della Regione.
Ma non c’è solo l’emergenza alluvione. Nella dichiarazione dello stato di emergenza nazionale alle province finite sott’acqua di Firenze, Prato e Pistoia si aggiungono Livorno e Pisa per le mareggiate. Lucca e Massa Carrara potrebbero accodarsi in un secondo momento. “Nel pomeriggio sono stato a Marina di Pisa – ha detto il presidente Gini – per constatare i danni provocati dalle fortissime onde sul lungo mare. Dovremo rifare due scogliere che il mare si è letteralmente portato via”. “E poi ci sono le frane – ha aggiunto Giani – che l’acque nei territori collinari e montani sta creando: a Vaiano e Verno ad esempio, ma non solo. La Toscana è bella ed attrattiva, ma purtroppo anche fragile e delicate”.
Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, la Regione può contare al momento su cinque milioni di euro per le spese di somma urgenza e soccorso. Per la ricostruzione e il ristoro dei danni si dovranno attendere le decisioni e stanziamenti futuri del Governo.
Sono sette le vittime accertate e un disperso per l’ondata di maltempo che ha colpito la Toscana negli ultimi giorni, ha riferito il capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che cha citato i numeri forniti dalle prefetture. Potrebbero ammontare invece a più di 300 milioni di euro i danni provocati dalle alluvioni, tra pubblico e privato, come riferito da Giani. “Ipotizziamo 300 milioni di danni. Ma si tratta – ha avvertito lo stesso presidente Giani – di una stima assolutamente parziale e che fa riferimento solo ai dati raccolti in questi primi giorni. Servirà almeno un’altra settimana per avere numeri più certi”.