(Adnkronos) –
Maria Teresa Ruta svela di aver subìtio un tentativo di stupro ma non ha sporto denuncia. E’ la conduttrice a raccontare il drammatico episodio nella confessione a ‘Radio2 Happy Family’: “Diversi anni fa ho subito un tentativo di violenza ma non ho denunciato. Ne ho parlato dopo, con grande dolore. Bisogna stare attente ai primi segnali, saperli leggere”, dice.
Ruta ripercorre vita e carriera nella chiacchierata con Ema Stokholma e i Gemelli di Guidonia. “La prima volta che la mia vita è cambiata? Ballavo sui tavoli, me lo dicono i miei genitori, mi portarono in balera per farmi ballare, e una volta diedero un numerino e chiamarono tutte le donne in pista. Io sono corsa, e ho vinto un ombrellino di carta, un giubbino di carta e da lì è partito il mio lancio miss. Sono stata miss Trota, miss Mondo Suzuki e poi Miss Muretto. Ho una passione per le lapidi. L’epitaffio che sceglierei per me? Ho bevuto la vita tutta in un sorso, ma mi è rimasta ancora tanta sete. Quello è un viaggio, io sono una grande viaggiatrice”.
Il 25 novembre prende il via un progetto importantissimo contro la violenza sulle donne. “Non ho denunciato un tentativo di violenza subito diversi anni fa. Ne ho parlato dopo, con grande dolore. Una grande autrice e cantautrice ha scritto questo testo leggendo o ascoltando le mie dichiarazioni. Ho parlato con grande dolore di questa cosa, lei ha pensato che potevamo provare ad aiutare le donne a parlare almeno tra noi, soprattutto sulla violenza domestica. Bisogna stare attente ai primi segnali, saperli leggere”, spiega.
Riavvolgendo il nastro, c’è spazio anche per ricordare il momento più brutto della sua carriera: “A ripensarci oggi diventa ancora più brutto. Io che sono cristiana, cattolica, credente, ho sempre educato i miei figli al dialogo e alla libertà. Nel 1996 due amici mi hanno chiesto di officiare al comune di Milano il loro matrimonio gay. Era uno dei primi. Io ho accettato con grande piacere, ma sono stata attaccata da quotidiani e settimanali. La mia vita lì è cambiata, io ho semplicemente risposto che se qualcuno dei miei figli volesse essere felice, non potrei mai mettermi contro la sua serenità”.