(Adnkronos) – Un piano di azione in 10 punti per sostenere l’Italia alle prese con l’emergenza migranti. E’ quello presentato oggi a Lampedusa dalla Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che sull’isola ha incontrato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il primo punto prevede il sostegno della Commissione europea, dell’Agenzia per l’asilo europea e Frontex, a gestire il grande numero di sbarchi, anche con l’aiuto nella registrazione degli arrivi e delle identificazioni.
Il secondo punto prevede l’aumento del sostegno al trasferimento dei migranti fuori da Lampedusa, sollecitando gli altri Paesi europei a contribuire.
Il terzo punto riguarda invece il supporto di Frontex per incoraggiare e facilitare un veloce ritorno dei migranti nei loro Paesi di origine, laddove non sono qualificati per l’asilo.
Il quarto punto spiega l’intenzione di rafforzare lo sforzo contro i trafficanti, insieme ai Paesi di origine e transito e usare “il pugno duro” nei confronti di questo business così brutale. Devono a questo scopo migliorare anche le leggi contro i trafficanti.
Bisogna poi, ed è il punto 5 del Piano europeo, rafforzare la sorveglianza aerea e di mare ed esplorare opzioni per espandere missioni navali esistenti o lavorare a istituirne nuove, nel Mediterraneo.
Il sesto punto sottolinea la necessità di adottare azioni contro la logistica dei trafficanti. L’Ue intende quindi lavorare con le autorità italiane per la rimozione e la distruzione di imbarcazioni e canotti.
Il settimo punto prevede che l’Agenzia per l’asilo europeo fornisca sostegno all’Italia per una veloce risposta alle richiesta di asilo e rimpatriare chi presenta richieste non fondate.
L’ottavo prevede di aprire corridoi umanitari e percorsi di arrivo legali per offrire ai migranti vere alternative e spezzare il circolo della narrativa.
Il nono punto del Piano prevede il coinvolgimento dell’Unhcr per la protezione dei migranti sui loro percorsi e per poter aumentare i rimpatri volontari assistiti.
Infine, l’Ue si impegna a lavorare con la Tunisia per l’attuazione del Memorandum di Intesa e per accelerare la conclusione di nuovi progetti e l’esborso di nuovi fondi diretti alla Tunisia.