(Adnkronos) – Al Viminale viene definita ”surreale” la polemica sollevata da alcuni sindaci, soprattutto del Partito Democratico, in merito alle difficoltà relative all’accoglienza di migranti irregolari, in particolare minori non accompagnati. “Lo Stato di emergenza decretato dal Governo, anche proprio per aiutare i territori a reggere meglio l’urto dell’accoglienza – sottolinea all’Adnkronos una fonte qualificata del ministero dell’Interno – è stato infatti rifiutato dalle Regioni governate dalla sinistra che hanno contestato l’esistenza di una situazione critica. In questo modo, proprio in quelle Regioni non si sono potute attivare le procedure accelerate e derogatorie per creare adeguate strutture di accoglienza. Se c’è una situazione di difficoltà, perché i governatori di sinistra non hanno aderito allo Stato di emergenza? I sindaci non si parlano con i loro governatori?”.
Alcune posizioni sono considerate al Viminale ”del tutto ideologiche”. ”Si pensi – dice una fonte dell’Interno vicina al dossier immigrazione – al sindaco di Prato Biffoni molto attivo sui giornali. I dati dimostrano che Regioni come la Toscana gestiscono un numero di sbarchi e di minori non accompagnati molto più basso rispetto ad altri territori. E poi proprio Biffoni, prodigo a parole di auspici di una migliore accoglienza dei minori, nei fatti non avrebbe certo favorito l’apertura di nuove strutture per minori non accompagnati nella sua città, a Prato. Eppure queste strutture avrebbero fatto molto comodo per gestire la situazione garantendo migliori condizioni ai migranti”.
Inoltre, all’Interno si precisa che ”quanto alle critiche al sistema di gestione dei minori non accompagnati, va detto poi che questo sistema è disciplinato dalla ‘legge Zampa’, la parlamentare del Pd che se ne fece promotrice. Quella legge ha affidato ai Comuni i compiti di garantire l’accoglienza dei minori non accompagnati, peraltro riducendo enormemente la possibilità di accertare la reale età dei sedicenti minori da parte delle autorità pubbliche e con ciò determinando un incremento esponenziale di ragazzi stranieri che si dichiarano minorenni al momento dello sbarco, al fine di fruire delle opportunità che gli offre questa legge. Pertanto, di fatto il Pd sta protestando contro una ‘sua’ legge. Si tratta di un dato politico interessante. Se anche il Pd mette in discussione gli effetti della legge Zampa siamo di fronte a un elemento di novità da cogliere a da portare fino in fondo. In Parlamento si può finalmente mettere mano a una norma che è stata concepita male perché incentiva gli arrivi irregolari e favorisce sotterfugi vari”.
“Più in generale – osservano al Viminale – non si capisce se la sinistra considera i migranti irregolari delle preziose ‘risorse’ da far entrare in Italia senza alcun limite, come sostengono gli esponenti del Pd sulle agenzie di stampa, o un gravoso problema da gestire, come invece viene vissuto dai sindaci sul territorio. Si strepita sulla necessità di consentire a tutti di arrivare in Italia ma poi se una nave ong viene fatta sbarcare in una Regione governata dalla sinistra si fa polemica. Eppure dall’inizio dell’anno in Sicilia sono sbarcati 86.842 migranti mentre in Toscana 962 e in Emilia Romagna 153. Anche sui minori si predica in un modo e si pratica in un altro: basti pensare che la Toscana ospita il 4% dei minori non accompagnati mentre la Sicilia il 22%”.
“Evidentemente – si ragiona al ministero dell’Interno – sui territori anche a sinistra si stanno accorgendo che l’immigrazione irregolare crea molti problemi. Ma poi il Pd in parlamento e sui giornali è sempre sulla linea delle porte aperte a tutti. Grazie all’azione diplomatica del Governo Meloni, la Tunisia ha bloccato 40mila migranti irregolari diretti in Italia. Se ci fosse il Pd al governo, sarebbero arrivati anche questi 40mila ad aggravare la situazione”.
“Altrettanto contraddittoria e incomprensibile – sottolinea una fonte qualificata del ministero dell’Interno – è la polemica strumentale che da sinistra è stata sollevata contro la recente circolare del Viminale sulla fuoriuscita dal sistema di accoglienza dei migranti che non hanno più diritto a permanervi. È infatti una misura prevista e richiesta dalle norme europee, peraltro fatta rispettare anche dai governi precedenti sostenuti dal Pd”.