(Adnkronos) –
Non è stato trovato alcun sopravvissuto nelle ricerche condotte oggi nel mar Ionio nella Grecia meridionale dopo il naufragio del peschereccio sul quale viaggiavano centinaia di migranti al largo del Peloponneso. Lo scrive il quotidiano Ekathimerini spiegando che centinaia di persone risultano ancora disperse.
Secondo i media a bordo del peschereccio c’erano tra i 400 e i 750 migranti, tra cui 100 bambini. Finora sono state salvate 104 persone, mentre sono stati ritrovati 79 cadaveri. Nella stiva potrebbero esserci stati fino a 100 bambini.
Le autorità greche hanno intanto arrestato nove persone, i presunti trafficanti dell’equipaggio del peschereccio. Gli arresti sono stati effettuati al porto di Kalamata. I nove presunti trafficanti, egiziani di età compresa fra i 20 e i 40 anni, sono fra i 105 sopravvissuti al naufragio. Sono accusati di omicidio colposo, traffico di esseri umani e di essere parte di una organizzazione criminale. Nelle prossime ore, tutti gli altri sopravvissuti saranno portati in un centro di accoglienza a nord di Atene dove saranno registrati e da dove potranno presentare la loro richiesta di asilo.
La Guardia costiera greca ha esteso l’area delle operazioni di ricerca e soccorso al largo della costa sudoccidentale del Paese. Ma le ricerche saranno sospese nella giornata di oggi.
Tra i 4.000 e i 6.000 euro. Tanto avrebbero pagato i migranti per il viaggio della speranza che è diventata l’ennesima tragedia del mare. Lo hanno raccontato i superstiti.
Il numero degli attraversamenti irregolari della frontiera esterna dell’Ue rilevato nei primi cinque mesi del 2023 lungo la rotta del Mediterraneo Centrale è più che raddoppiato rispetto ai primi cinque mesi del 2022, a 50.318, con un aumento del 158%, toccando i massimi dal 2017. Gli arrivi irregolari in Italia rappresentano circa la metà del totale degli arrivi nell’Ue, che hanno raggiunto quota 102mila nello stesso periodo, in aumento del 12%. Lo comunica Frontex. Tutte le altre rotte migratorie hanno visto cali negli arrivi nei primi cinque mesi di quest’anno, dal -6% nel Mediterraneo Occidentale (verso la Penisola Iberica) al -47% della rotta dell’Africa Occidentale (verso le Canarie). Anche i Balcani Occidentali, la seconda tratta più battuta, hanno visto un calo del 25% nei primi cinque mesi, con 30.717 rilevamenti. Le principali nazionalità tra gli arrivi in Italia nei primi cinque mesi sono Costa d’Avorio, Egitto e Guinea; sulla rotta balcanica prevalgono siriani, afghani e turchi.