(Adnkronos) – “Ma quali 20 euro, qui in zona si parla di un debito di 1.500 euro”. A parlare all’Adnkronos è Lavinia, migliore amica di Michelle Causo, la 17enne uccisa a Primavalle mercoledì scorso. All’ipotesi di un debito di 20 euro che pesava sull’amicizia tra la vittima e l’amico poi trasformatosi in assassino, la ragazza non crede affatto.
“Michelle con quel ragazzo era amica, lo aveva conosciuto una sera e poi hanno iniziato a scriversi sui social. Il quartiere è piccolo, qui ci conosciamo tutti – racconta -. Solo che a me lui non piaceva, a pelle, non so spiegare perché. Lei mi diceva che lui era un tipo a posto, ma non ne parlava molto. Flavio (il fidanzato, ndr) lo conosceva, non era geloso. E anche io, alla fine, mi sono tranquillizzata e sono partita per la Grecia. Quando mi hanno scritto sul gruppo whatsapp cosa fosse successo, mi sono fatta accompagnare in aeroporto da mamma e sono tornata a Roma”.
“La droga non c’entra nulla. E allo stesso modo non credo che sia stata uccisa per un prestito, tra l’altro di una cifra tanto irrisoria. Prestava i soldi a chiunque ne avesse bisogno e non li chiedeva mai indietro. Non aveva il valore dei soldi. Non voglio sentire che questo ragazzo, perché minore avrà una pena minore, che sia giudicato come adulto”, dice Daniela, mamma di Michelle. Insieme al padre, nonno della vittima, arrivata nel liceo Gassman dove gli amici della figlia oggi si sono ritrovati per un corteo.
“Ho anche il numero di telefono di questo ragazzo – continua -. L’ho visto due, tre volte al massimo. Mi è sembrato un ragazzo sicuramente non fortunato, perché viveva solo con la mamma. La prima cosa che gli chiesi è se studiava, come chiedevo a tutti gli amici di mia figlia. Gli dissi che in questo mondo così difficile senza cultura non si va da nessuna parte”. E aggiunge: “La morte di Michelle sia l’ultimo grido di una donna che dice basta alla violenza, agli omicidi”.
“L’ho sempre detto, è impossibile che quel ragazzo abbia fatto tutto da solo. Michelle era bella robusta, lui mingherlino. Come ha potuto sollevarla da solo, a peso morto?”, afferma quindi Elio, il nonno materno di Michelle, insieme al figlia davanti al liceo Gassman.
(di Silvia Mancinelli)