(Adnkronos) – “Dopo 4 giorni di ricerche ininterrotte abbiamo la consapevolezza che i cuccioli” dell’orsa Amarena, uccisa la scorsa settimana in Abruzzo, dovrebbero essere entrambi ancora vivi e che si sono separati”. A fornire le ultime news, in un post su Facebook, è il Parco nazionale Abruzzo, Lazio e Molise. “Possiamo confermare che i due conspecifici sono molto mobili e attivi sul territorio, tanto che sono stati avvistati nei dintorni di due centri abitati situati all’interno del perimetro del Parco (a circa 25 Km di distanza da San Benedetto dei Marsi), anche se in momenti diversi”, riferisce il Parco.
“Proseguono e proseguiranno senza sosta le attività di ricerca, con l’obiettivo di tentare una cattura, ove necessario, e confermare l’effettiva separazione dei due cuccioli in luoghi diversi, escludendo così la possibilità di un doppio avvistamento dello stesso cucciolo – spiega il Parco -. A margine degli aggiornamenti sulle operazioni di ricerca, è importante sottolineare che la loro mobilità è un elemento che fa ben sperare sulle condizioni di salute dei cuccioli e sulla loro capacità di sopravvivenza”.
Intanto, nel procedimento a carico del responsabile della morte dell’orsa uccisa a colpi di fucile nell’aquilano, il Parco nazionale d’Abruzzo si costituisce parte civile. A deliberarlo il Consiglio direttivo, che si è riunito per valutare gli adempimenti connessi all’uccisione dell’animale. Il Consiglio, si legge nella delibera, “ringrazia il personale per lo sforzo profuso nel tempo per la conservazione del patrimonio animale del Parco e per l’impegno che metterà nella ricerca dei cuccioli e “invita le amministrazioni del Parco e dei Comuni contigui a rafforzare l’inderogabile impegno comune per la gestione della convivenza possibile tra uomo e natura”. Infine “chiede alla cittadinanza e agli ospiti del territorio di continuare nel proprio impegno per la salvaguardia che solo in pochissimi momenti ha vacillato nei cento anni di storia”.