(Adnkronos) – Di fronte alle spinte inflazionistiche e alla contrazione del potere d’acquisto che portano i consumatori a ridurre i consumi o a rivolgersi ai discount, “una politica di sostegno della domanda interna richiede in primis il sostegno alle fasce più deboli e al lavoro dipendente”. Lo ha detto il presidente di Ancc-Coop Marco Pedroni nel suo intervento in occasione dell’assemblea dell’Associazione, organizzata oggi e domani a Roma, durante la quale sarà eletto il nuovo presidente e la direzione. Una delle prime azioni da fare, secondo l’associazione, è “che si agisca sulla riduzione del cuneo fiscale. La flat tax è una pessima idea, iniqua e inefficace che speriamo non venga assunta come perno delle politiche fiscali”.
“Al governo e ai suoi vari organismi chiediamo di distinguere e di sostenere quei produttori e distributori (come noi) che sono al servizio del paese e non dei soli interessi aziendali”, prosegue Pedroni. “Sono state fatte alcune cose importanti a cui come Coop abbiamo contribuito attivamente: l’abbassamento dell’Iva sugli assorbenti, la riforma dei buoni pasto emessi dalla parte pubblica, l’avvio del Fondo per gli indigenti con uno sforzo importante da parte delle nostre imprese e della distribuzione organizzata”. Del resto, evidenzia il presidente, “c’è Gdo e Gdo. Noi Coop non facciamo aste al doppio ribasso, gestiamo le diverse filiere con forti integrazioni e garanzie per i produttori agricoli e le Pmi di trasformazione, assicuriamo eticità dei processi e giusta retribuzione dei fattori della produzione. Per noi il prezzo giusto è quello migliore per i consumatori, ma con il rispetto assoluto di lavoro e ambiente. Non tutti possono dire lo stesso”.
Al governo il presidente di Ancc-Coop chiede inoltre, “di rafforzare la lotta all’evasione fiscale, tutta l’evasione, quella dei grandi evasori, come quella diffusa in tanti strati della società italiana. Una lotta all’evasione che deve poter alimentare un taglio consistente e duraturo del cuneo fiscale a favore del lavoro dipendente e dei pensionati”. Per il comparto distributivo, inoltre, “sarà importante introdurre norme e sostegni, come è avvenuto per altri paesi europei, per la trasformazione e la riconfigurazione in hub multifunzionali dei tanti centri commerciali sorti negli ultimi 30 anni e che oggi spesso devono ripensare il loro ruolo nel tessuto urbano e sociale.“Sarebbe davvero lungimirante avviare una politica pubblica che favorisca la ristrutturazione e la riconversione dei grandi centri commerciali che oggi vivono una fase di declino a favore di una concezione più equilibrata, sostenibile e di prossimità nella distribuzione delle merci”.