(Adnkronos) – La riforma delle pensioni continua a far discutere. Mettendo contro, in questo caso, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. L’esponente leghista, durante un convegno organizzato da Aepi, Associazioni europee di professionisti e imprese, per la firma di un protocollo sulla sicurezza del lavoro con l’Inail, replica all’intervista a La Stampa in cui Tridico ha parlato della sostenibilità del sistema previdenziale, evidenziando la necessità di attingere al bacino dei migranti e anche che cambiare la legge Fornero peggiorerebbe ancora di più il quadro.
Superare la legge Fornero è uno degli obiettivi dichiarati del governo e, in particolare, della Lega. Proprio per questo, Durigon si concede una risposta piuttosto netta. Prima osserva: “Ho letto l’intervista del presidente dell’Inps, che dovrebbe gestire e non fare politica, in cui dice che andrebbe mantenuta la legge Fornero”.
Il riferimento è a questo passaggio dell’analisi del presidente dell’Inps. “Bisogna che sia chiara una cosa: con il nostro andamento demografico riscrivere la riforma Fornero peggiorerebbe ancora il quadro. Quindi non credo ci siano le condizioni per abolire o cambiare a fondo la riforma”. E, ancora, rispondendo a una domanda su quota 102, 102 o 103, “le quote non sono la soluzione. Le quote irrigidiscono ancora di più il sistema e appesantiscono i conti”.
Durigon, che rivendica invece di essere arrivati a quota 41 (anni di contribuzione) cui si somma attualmente il requisito anagrafico di 62 anni, parte da qui per legare la riforma delle pensioni e l’obiettivo di arrivare a “una quota 41 senza paletti” anche alla sicurezza sul lavoro e all’esigenza di ridurre i rischi per chi, per assenza di contribuzione, è costretto a rimanere al lavoro oltre i 65 anni: “Tanti incidenti e morti sono causati dal fatto che ci sono lavoratori non più adeguati alle mansioni”.
Quindi, sollecitato da una domanda specifica, il sottosegretario al Lavoro, dopo aver spiegato che la riforma delle pensioni “va inquadrata all’interno di un percorso pluriennale” e intesa come un obiettivo di legislatura, torna a parare della posizione del presidente dell’Inps. “Di certo, non lasceremo la legge Fornero, come dice Tridico. Capisco che è già in campagna elettorale per le europee ma manca ancora un anno…”. (Di Fabio Insenga)