(Adnkronos) – “Il presidente lavora al Cremlino”. Lo ha assicurato il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti, dopo alcuni voci secondo cui, in seguito alla rivolta di Yevgeny Prigozhin e della Wagner, il presidente avrebbe lasciato Mosca per una delle residenze fuori dalla regione della capitale. A Mosca è rimasto anche il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, come riferito dal suo portavoce, Oleg Osipov: “Medvedev, i suoi assistenti e la segreteria sono nei loro luoghi di lavoro e svolgono i loro compiti”.
In un tweet, il consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko, ha scritto che l’aereo presidenziale di Putin sarebbe decollato da Mosca per San Pietroburgo. Circostanza smentita da Peskov. Il consigliere allega una foto del sito FlightRadar che mostra il percorso dell’Ilyushin II 96-300 PU.
Il Cremlino ieri avrebbe cercato di negoziare un accordo con Yevgeny Prigozhin, ma il leader di Wagner avrebbe rifiutato la richiesta di ritrattare le dichiarazioni di fuoco fatte contro i vertici militari russi. E’ quanto rivela il sito russo Vazhnye Istorii, ripreso da Ukrainska Pravda. Secondo le fonti Prigozhin ha ricevuto “una chiamata dall’amministrazione presidenziale, non da Putin, e gli è stato offerto di ritrattare, spiegando che i suoi messaggi erano opera di hacker che avevano falsificato la sua voce”.
Ma il leader di Wagner avrebbe rifiutato l’offerta del Cremlino, e così Vladimir Putin ha ordinato di avviare l’inchiesta penale a suo carico usando il pugno di ferro.