(Adnkronos) – “Cari Colleghe e Colleghi, penso sia giunto il momento di riscoprire il senso di una profonda appartenenza alla Rai da parte di tutti noi. Quell’appartenenza che, nella diversità di ruoli, funzioni e responsabilità, ha permesso per decenni alla nostra azienda di attraversare crisi e mantenere centrale il proprio ruolo di Servizio Pubblico”. Comincia così la lettera che l’ad della Rai, Roberto Sergio, ha inviato ai dipendenti nel giorno delle nomine Rai. “L’arrivo di nuovi vertici ha l’obiettivo di aiutare l’azienda ad uscire da un’impasse industriale complessa e consolidare il suo ruolo come prima azienda culturale del Paese e motore delle trasformazioni sociali e nazionali”, spiega l’ad.
“Sono un uomo Rai -scandisce Sergio- orgoglioso di lavorare in questa azienda da quasi 20 anni e per questo intendo impegnarmi perché ritorni una rinnovata consapevolezza aziendale che, come dipendente Rai, rivendico e difendo. Questo è lo spirito con cui oggi sono a presentarvi gli argomenti all’ordine del giorno. Mi guida una concreta volontà di fare, di tenere insieme e mettere a fattor comune le persone, i talenti, gli artisti di questa azienda e mi auguro di poterlo fare con il vostro appoggio, un passo alla volta ma un passo veloce, perché comprendiamo tutti quanto la lentezza in questo mondo veloce possa essere deleteria”.
L’ad sottolinea: “Ci tengo a fare chiarezza, dopo un lungo periodo di silenzio interno e di assordante rumore esterno che ha generato ed alimentato confusione e tensioni e che hanno radicalizzato una inutile polarizzazione fuori e dentro la Rai. È arrivato il momento di concentrarsi su un nuovo storytelling. Tutto ciò premesso, non vi nascondo che la fase che l’azienda sta attraversando è critica e che è giunto il momento di mettere in sicurezza e di far ripartire la Rai. Di lavorare velocemente”.
“Per questo motivo -prosegue Sergio- nostro obiettivo prioritario è stata la riapertura immediata del dialogo con le rappresentanze sindacali dei dipendenti, e poi dei dirigenti e dei giornalisti: i lavoratori devono essere ascoltati dall’azienda e devono ricevere risposte e tutte le sigle sindacali devono sapere che non esistono una prima una seconda ed una terza squadra ma esiste una squadra unica, che si forma attraverso il giusto equilibrio, il giusto rispetto alle istanze di tutti. E il risultato, ottenuto congiuntamente da vertici aziendali e sindacati, della revoca dello sciopero generale che era stato indetto per domani 26 maggio dimostra che in questi primi incontri sono state poste le basi di un rapporto fondato sul rispetto e la fiducia reciproci, che deve consolidarsi sempre più. Perché dobbiamo lavorare uniti tutti insieme”.
“Con questo spirito -osserva il neo amministratore delegato- ho ritenuto di portare oggi in Cda le nomine, che saranno inserite nel comunicato stampa, relative a corporate, testate e direzioni di genere per consentire una ripartenza efficace di tutte le attività aziendali. Al riguardo, tengo a sottolineare che nessuna delle persone che ha cambiato ruolo è stata collocata in una posizione che non sia equivalente e coerente. Ho inoltre comunicato la costituzione di un gruppo di lavoro, per poter immediatamente leggere, valutare, integrare o modificare il Piano Industriale dell’azienda. Ricordo che tale piano ha iniziato il proprio iter ben due anni fa, ed è strettamente correlato al Contratto di Servizio e, sotto altro profilo, allo sviluppo del Piano di Sostenibilità. Il nostro obiettivo è di portarlo il prossimo mese di luglio in Cda per l’approvazione, in coerenza con gli obiettivi fissati dal Ministro Urso nella recente audizione in Commissione di vigilanza Rai, relativamente al rinnovo del contratto di servizio”.
“Un altro tema che ci vedrà impegnati da subito assieme alla Presidente Marinella Soldi e al Direttore Generale Giampaolo Rossi, è l’apertura di un’interlocuzione fattiva -spiega ancora l’ad della Rai- con il Governo, il Parlamento e le parti sociali per affrontare il tema delle risorse vitali per il futuro della nostra azienda ma anche strettamente connesse al Piano Industriale, perché nessuna azienda può elaborare un progetto di sviluppo senza avere certezza delle risorse a sua disposizione”.
“Ho infine ufficializzato la data di presentazione dei palinsesti multipiattaforma 2023/2024 della Rai per il 7 luglio prossimo a Napoli nel Centro di Produzione -fa sapere Sergio- che festeggia quest’anno i 60 anni della fondazione. Il ritardo ereditato richiederà uno sforzo straordinario di tutte le nostre strutture ideative e produttive per realizzare il lavoro ed offrire ai cittadini e al mercato l’offerta editoriale migliore. Avremo modo di indicare indirizzi, orientamenti e visioni di una Rai che torni a credere in sé stessa e alla funzione di Servizio Pubblico vitale per la nostra nazione”. L’ad conclude: “Lavorare in Rai deve tornare ad essere per tutti motivo di orgoglio e di vanto e ci impegneremo perché possa essere così per tutti. Grazie per l’attenzione e buon lavoro, Roberto Sergio”.