(Adnkronos) –
Scambio di accuse per l’esplosione nell’ospedale di al-Shifa a Gaza City tra Israele e Hamas, che ha denunciato l’uccisione di 13 persone e il ferimento di altre decine secondo le ultime news sulla guerra. Il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf al-Qudra, ha detto ad al-Jazeera che le forze israeliane avevano condotto attacchi vicino all’ospedale di al-Shifa e che ”ci sono anche cecchini che sparano da tutte le direzioni verso l’ospedale e nelle vicinanze”. Segnalando ”panico nell’istituto”, al-Qudra ha detto che ”le ambulanze non si possono muovere per i raid”. Dal canto suo il portavoce arabo delle Idf, Avichay Adraee, ha invece ribattuto che il raid all’ospedale è stata causata da un missile vagante lanciato da un gruppo terroristico palestinese. I miliziani di Hamas, ha affermato, stavano cercando di prendere di mira le forze israeliane che operavano vicino all’ospedale, e hanno colpito il centro medico.
Le autorità dell’ospedale Shifa hanno iniziato a evacuare il centro medico seguendo gli ordini delle Forze di difesa israeliane, che hanno circondato il complesso, sotto al quale si ritiene che Hamas abbia costruito un centro di comando, ha riferito il Wall Street Journal. Tra le 50mila e le 60mila persone si sono rifugiate all’interno e intorno all’ospedale, secondo il ministero della Salute gestito da Hamas, citato da Times of Israel. I pazienti sono 2.500.
Nelle scorse ore l’esercito israeliano ha circondato nel complesso tre ospedali a Gaza City e l’ospedale indonesiano nel nord della Striscia. Usando carri armati e veicoli blindati, hanno chiuso un perimetro di circa 100 metri intorno a questi ospedali, dove sono rifugiati migliaia di feriti e di sfollati.
Secondo la Mezzaluna Rossa palestinese, cecchini israeliani hanno sparato contro l’ospedale di al-Quds uccidendo una persona e ferendone altre 20. Due delle persone ferite versano in gravi condizioni. ”Sono in atto scontri feroci e cecchini dell’occupazione che sparano contro l’ospedale al-Quds, ci sono vittime tra gli sfollati” palestinesi che si rifugiano nella struttura, ha detto la Mezzaluna Rossa.
”Non c’è alcuna giustificazione” per i continui bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza e per ”l’uccisione di donne e bambini”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in una intervista esclusiva alla Bbc, nella quale ha chiesto a Israele di fermarsi. Pur riconoscendo il diritto di Israele a proteggersi, “lo esortiamo a fermare questi bombardamenti” a Gaza, ha detto Macron dall’Eliseo, ribadendo la ”ferma condanna” delle azioni ”terroristiche” di Hamas. Quello che servirebbe ora, secondo Macron, è un cessate il fuoco che beneficerebbe entrambe le parti. Il giorno dopo la conferenza internazionale per la pace e gli aiuti per la popolazione di Gaza che si è tenuta a Parigi, Macron ha detto alla Bbc che ”non c’è altra soluzione che una pausa umanitaria come primo passo, seguita da un cessate il fuoco che ci permetterà di proteggere tutti i civili che non hanno nulla a che fare con i terroristi”. Il presidente francese ha sottolineato che ”di fatto, oggi, i civili vengono bombardati. Questi bambini, queste donne, questi anziani vengono bombardati e uccisi. Quindi non c’è alcuna ragione per questo e nessuna legittimità. Per cui esortiamo Israele a fermarsi”.
”Quello che chiediamo, oggi, è che venga messo in atto un cessate il fuoco a Gaza”, ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus riferendo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione sanitaria nella Striscia di Gaza. ”In media, a Gaza viene ucciso un bambino ogni dieci minuti”, ha aggiunto.
“Sostenere gli operatori sanitari di Gaza è al centro del piano di risposta operativa dell’Oms” che, ha spiegato Tedros, ha partecipato al ”primo convoglio di aiuti entrato a Gaza attraverso il valico di Rafah il 21 ottobre”. Da quella data, ha aggiunto, ”abbiamo consegnato 63 tonnellate di attrezzature mediche specialistiche e forniture di cui gli operatori sanitari hanno bisogno per salvare vite umane, anche per gli ospedali a nord di Gaza. Ma questo non basta nemmeno ad affrontare la portata del bisogno. E’ troppo poco”. Tedros ha ricordato che ”prima del 7 ottobre, una media di 500 camion al giorno entravano a Gaza con rifornimenti essenziali. Dal 21 ottobre, invece dei 10.000 camion previsti, ne sono entrati solo 650″.Mo: capo Oms, ‘a Gaza situazione indescrivibile, operazioni senza anestesia’
E’ ”una situazione indescrivibile” quella nella Striscia di Gaza, dove i medici sono costretti a condurre ”interventi chirurgici senza anestesia” ha detto ancora Tedros Adhanom Ghebreyesus sottolineando: ”Corridoi ospedalieri pieni di feriti, malati, moribondi; obitori traboccanti; interventi chirurgici senza anestesia; decine di migliaia di sfollati rifugiati negli ospedali; famiglie stipate in scuole sovraffollate, disperati più di 10.800 persone sono state uccise a Gaza, quasi il 70% delle quali donne e bambini”, ha affermato.
Intanto il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), ha affermato che sono più di 100mila i palestinesi che sono fuggiti a sud di Gaza City solo negli ultimi due giorni mentre continuano le operazioni militari israeliane contro Hamas nell’enclave palestinese. L’Idf ha inoltre riferito di aver catturato le roccaforti militari di Hamas a nord di Gaza City e ucciso circa 150 terroristi nell’operazione. Nel corso dei raid Roaa Haniyeh, nipote del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, sarebbe rimasta uccisa ha riferito l’emittente Al Jazeera. Nel citarla, Times of Israel ha affermato che non non sono stati forniti ulteriori elementi a conferma della notizia.
Dalle 16 ora locale, le 15 in Italia di ieri, è stato aperto di nuovo il percorso lungo la Salah al-Din Road indicato per gli spostamenti dei civili dal nord della Striscia di Gaza verso il sud. “Il nord della Striscia è considerato una zona di violenti combattimenti e il tempo per lasciare l’area sta finendo”, ha ribadito su X il portavoce delle Idf per i media arabi, Avichay Adraee, chiedendo alla popolazione di Gaza di “unirsi alle centinaia di migliaia di persone che hanno risposto agli inviti e si sono spostate negli ultimi giorni verso il sud” dell’enclave palestinese nel mirino delle operazioni israeliane dal terribile attacco di un mese fa in Israele di Hamas.
“Troppi palestinesi sono stati uccisi, troppi hanno sofferto nelle ultime settimane” e “vogliamo fare tutto il possibile per evitare danni e aumentare l’assistenza per loro”, motivo per cui “continueremo a parlare con Israele dei passi concreti da fare per questi obiettivi”. Lo ha detto da Nuova Delhi Antony Blinken in dichiarazioni rilanciate dalla Cnn, le più forti del segretario di Stato Usa sulle vittime civili del conflitto tra Israele e Hamas. Blinken ha ribadito l’impegno per “riportare a casa gli ostaggi” trattenuti a Gaza dal 7 ottobre ed evitare l’allargamento del conflitto.