(Adnkronos) – “Dai controlli della Guardia di Finanza, a decorrere dall’introduzione del reddito fino al primo semestre 2023, risultano assegni indebitamente percepiti e indebitamente richiesti per un ammontare di 506 milioni”. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, nel corso dell’informativa sul reddito di cittadinanza in Aula al Senato.
“Nell’attività di controllo sui percettori di reddito di cittadinanza, effettuati dall’ispettorato nazionale per il lavoro e dal nucleo dei carabinieri tra il 2019 e il 2023, sono stati intercettati 35.737 percettori irregolari o con necessità di regolarizzare la posizione”, ha aggiunto.
Replicando alle dure critiche che arrivano da Pd e M5S, la ministra ha voluto “ricordare che l’introduzione del reddito di cittadinanza, che ha seguito l’abolizione del Rei, è avvenuta tra le severe critiche di numerosi componenti di forze politiche che oggi siedono tra banchi dell’opposizione e che oggi hanno una visione critica delle misure adottate dal governo”.
“Il Rdc ha mostrato da subito aspetti di criticità legati al forte disallineamento tra il sostegno monetario e le iniziative di attivazione, reso evidente dall’aver iniziato l’erogazione monetaria senza aver provveduto a mettere in grado i centri per l’impiego di far fronte ai nuovi compiti loro assegnati sul piano occupazionale”, ha affermato Calderone.
La ministra del Lavoro ha inoltre sottolineato che “l’azione del governo rappresenta il segno politico di un nuovo approccio culturale che si ispira al lavoro, come scritto nella nostra Costituzione. Noi vediamo nel lavoro la risposta alla povertà: è il mezzo migliore per contrastare le condizioni di indigenza”.
Ma le opposizioni incalzano. “Questa destra ha deciso che se hai tra i 18 e i 59 anni un lavoro lo devi trovare per forza, non conta quale sia la tua condizione di vita – ha detto in Aula il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato – Ma noi non abbiamo mai visto nessuno che ha deciso di nascere povero, di non studiare, di vivere in condizioni drammatiche. Al contrario, chi è in quelle condizioni cerca di uscirne e se non riesce a farlo ha bisogno dello Stato”.
“Se la Guardia di Finanza su 25 miliardi ha trovato truffe per 500 milioni, cioè per il 2% delle pratiche di Rdc – ha continuato Boccia – vuol dire che qualcosa ha funzionato. E voglio dirlo a chi guarda al passato pensando di fare propaganda: il Pd nel 2018 non votò per il Rdc, ma nel 2019, quando si è trattato di renderlo strutturale durante il governo giallorosso, lo ha votato convintamente. E ringrazio Dio, perché se non ci fosse stato il Rdc durante il lockdown avremmo avuto conflitti sociali veri. Ha funzionato tutto? Ha funzionato come sussidio, andava migliorato sulle politiche attive per il lavoro. Peccato che la ministra Calderone non abbia fatto un solo incontro sulle politiche attive del lavoro con i sindacati, fatto salvo poi ora scoprire la concertazione per quello che riguarda il salario minimo”, ha aggiunto il dem.
“Allora delle due l’una: se è centrale quello che pensano i sindacati, chiedo alla ministra Calderone di convocarli, se non vuol convocare le opposizioni. Apra un tavolo su precarietà e mercato del lavoro. Se farà questo avrà tutto il nostro sostegno. Governo e maggioranza non continuino a non far nulla con il pretesto di non poter far tutto, hanno rinviato tutto a settembre dal Pnrr, all’Autonomia, dal salario minimo a questa fantomatica piattaforma sui centri per l’impiego. Noi sappiamo che ad agosto ci saranno persone che vivranno con un trauma, perché non sapranno cosa succederà tra un mese e avranno la certezza di non avere un futuro davanti”, ha concluso Boccia.
Violenze in vista spinte dallo stop al reddito di cittadinanza? “Mi auguro di no, il M5S farà di tutto per evitare che il disastro sociale prodotto dalla sospensione del Rdc, l’angoscia di lavoratori sottopagati e ignorati sfocino e degenerino in violenza, faremo di tutto per scongiurarlo e contrastarlo – ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, ospite di ‘Piazza Asiago’ – Ma ci aspettiamo un autunno non caldo ma caldissimo, e il governo non sta facendo nulla per evitarlo”.
Sul reddito di cittadinanza e i suoi costi “la ministra Calderone non sa di quel che parla – ha dichiarato Conte – se avessero gestito loro l’Italia durante la pandemia avrebbero fatto ancor più danni. Hanno prima commissariato l’Inps, poi hanno inviato questo messaggio” per sospendere il reddito di cittadinanza, “improvvido e impreciso. Al di là di un messaggio falso e fuorviante, perché parla di sospensione mentre” si tratta di un taglio, “per fine anno” la sforbiciata “arriverà a ulteriori 300mila famiglie”.