(Adnkronos) – “Ora c’è così tanto caos che nessuna menzogna può nasconderlo…La debolezza della Russia è evidente”. Lo ha scritto in un messaggio su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando la rivolta di Wagner. “L’uomo del Cremlino ovviamente è molto spaventato e probabilmente si sta nascondendo da qualche parte, non si fa vedere. Sono sicuro che non è più a Mosca”, ha sottolineato riferendosi a Vladimir Putin.
“Chi sceglie la via del male distrugge se stesso. Invia colonne di truppe per distruggere la vita di un altro Paese, ma non riesce a impedirgli di fuggire e di tradirlo quando la vita resiste. Terrorizza con i missili e, quando vengono abbattuti, si umilia per ricevere uno Shahed (drone iraniano, ndr. – denuncia Zelensky in un lungo post -. Disprezza la gente e manda centinaia di migliaia di persone in guerra, per poi barricarsi nella regione di Mosca contro coloro che ha armato. La Russia ha a lungo mascherato la sua debolezza e stupidità con la propaganda. E ora c’è così tanto caos che nessuna menzogna può nasconderlo. E tutto questo è dovuto a un solo uomo, che ancora e ancora ci spaventa con il 1917, anche se non è in grado di portare a nient’altro”.
“La debolezza della Russia è evidente. Una debolezza su larga scala – sottolinea ancora il presidente ucraino -. E più a lungo la Russia manterrà le sue truppe e i suoi mercenari sul nostro territorio, più caos, dolore e problemi creerà a se stessa. Anche questo è ovvio. L’Ucraina è in grado di proteggere l’Europa dalla diffusione del male e del caos russo. Manteniamo la nostra forza, unità e potenza. Tutti i nostri comandanti e soldati sanno cosa fare. Gloria all’Ucraina!”.
“Tutto è appena all’inizio in Russia” dice il consigliere di Volodymyr Zelensky, Mikhailo Podolyak. “L’operazione antiterrorismo di Prigozhin sul territorio russo ha già portato alla cattura di Rostov, diverse autostrade federali e il quartier generale del distretto sud”, scrive in un tweet, sottolineando che “la divisione tra le élite è troppo evidente: accettare e fingere che tutto sarà sistemato non funzionerà. Qualcuno deve assolutamente perdere: o Prigozhin (con un finale fatale), o il collettivo ‘anti-Prigozhin’ (il gruppo di Putin e la cosiddetta cooperativa ‘Ozero’, legata al circolo ristretto del presidente)”.