(Adnkronos) – Una bomba carta è stata fatta esplodere la notte scorsa alle 00.40 contro la macchina, un’Audi Q5, dei proprietari di un ristorante di Ostia, sul litorale romano. L’auto era parcheggiata sul lungomare Amerigo Vespucci proprio vicino al locale. Sul posto è intervenuta la polizia. La deflagrazione ha danneggiato il cofano della vettura e creato un fosso sull’asfalto.
Le indagini sulle bombe carta esplose negli ultimi giorni sul litorale sono all’attenzione dei magistrati della Dda di Roma. Deflagrazioni che hanno colpito a breve distanza di tempo un autosalone, un’auto parcheggiata davanti a una caserma della Guardia di finanza, un ristorante e stanotte la macchina dei proprietari di un’altra attività di ristorazione.
”Per il prossimo lunedì ho convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – fa sapere il prefetto di Roma, Lamberto Giannini – per un’analisi della situazione che sta interessando il litorale romano e per definire le più efficaci linee di intervento e strategie d’azione che potranno essere intraprese al fine di garantire un maggiore controllo del territorio e il contrasto ad ogni forma di criminalità attraverso la sinergica cooperazione tra le diverse forze di Polizia e le Polizie locali della Città metropolitana e di Roma Capitale”.
”Il sistema che presiede alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nel territorio metropolitano dovrà assicurare una risposta operativa che riaffermi i valori di legalità e della lotta alla criminalità e che garantisca l’incolumità e la sicurezza dei cittadini”, conclude il prefetto.
“Quanto sta avvenendo ad Ostia e nel territorio del Municipio X di Roma desta grande preoccupazione. L’escalation di violenza è un tentativo della criminalità organizzata di alzare il tiro, una sfida allo Stato e un attacco alla libertà e alla sicurezza dei cittadini che merita una risposta ferma e decisa delle Istituzioni”, dice Luisa Regimenti, assessora al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia Locale e agli Enti locali della Regione Lazio.
“Il problema del racket e dell’estorsione non riguarda solo Ostia e il litorale romano ma anche altre realtà del Lazio, a partire da Anzio e Nettuno dove più forte è la presenza delle organizzazioni mafiose -prosegue Regimenti – E’ necessario affrontare il problema alla radice con un rafforzamento della presenza delle forze dell’Ordine che assicuri un controllo più capillare ed organizzato del territorio e coinvolgendo anche la Polizia locale che può svolgere un ruolo cruciale in questo ambito”.