(Adnkronos) – Le autorità russe hanno arrestato un ex ufficiale dei servizi d’intelligence russi dell’Fsb, Mikhail Polyakov, che sarebbe l’amministratore di diversi popolari canali Telegram che si occupano di politica interna del Cremlino. Lo scrive il think tank americano Institute for the Study of War (Isw) nel suo bollettino giornaliero sulla guerra in Ucraina.
Polyakov è stato arrestato dalla polizia di Mosca con l’accusa di estorsione nei confronti di non meglio specificati uomini d’affari e politici. Fonti russe sostengono che Polyakov gestisca il canale Telegram “Lavanderia del Cremlino” e sia legato anche ai canali “Brief” e “Siloviki” o ne sia l’amministratore. “Brief” e “Siloviki” negano tuttavia ogni collegamento con Polyakov.
Questi tre canali, spiega l’Isw, speculano regolarmente sulle politiche e le dinamiche interne fra fazioni politiche russe e hanno promosso diverse voci poi circolate nello spazio informativo russo. “I canali Telegram che speculano sulle politiche interne del Cremlino rappresentano una particolare nicchia dello spazio informativo russo e l’arresto di Polyakov suggerisce che il Cremlino intenda sopprimere speculazioni sulla politica interna dopo la ribellione della Wagner”, nota il think tank americano.
Le forze di sicurezza russe hanno intanto annunciato di aver sventato il presunto tentativo dei servizi speciali ucraini di assassinare due giornaliste, la direttrice di Russia Today, Margarita Simonyan, e l’ex candidata alla presidenza nonché figlia dell’ex sindaco di San Pietroburgo Anatolij Aleksandrovic Sobcak, Ksenia Sobchak.
Secondo una nota dell’Fsb, citata dall’agenzia Ria Novosti, a Mosca e nella regione di Ryazan sono stati arrestati membri del gruppo ‘Paragraph-88’, identificato come “neonazista”, che avevano condotto ricognizioni “agli indirizzi di lavoro e di residenza” di Simonyan e Sobchak.
Secondo l’agenzia, gli arrestati hanno ammesso che avrebbero ricevuto un milione e mezzo di rubli per ogni omicidio. “Nel corso delle indagini – ha precisato l’Fsb – sono stati sequestrati un fucile d’assalto Kalashnikov, 90 munizioni, coltelli, tirapugni, manganelli di gomma, bandiere con simboli nazisti, letteratura nazista, nonché apparecchiature di comunicazione e computer con informazioni che confermano le loro intenzioni”.