(Adnkronos) – La Wagner ha consegnato al ministero della Difesa una grande quantità di armi, equipaggiamenti militari e 2.500 tonnellate di munizioni. Consegnati anche carri armati T-90 e T-80, lanciarazzi multipli e sistemi di artiglieria, ha reso noto il portavoce del ministero Irog Konashenkov. E’ stato anche pubblicato un video in cui si esibiscono le armi pesanti rese.
Una delle lamentele costanti nelle invettive di Evgheny Prigozhin contro Sergei Shoigu e Valery Gerasimov era la mancanza di munizioni.
Intanto Prigozhin e la sua Wagner sono stati riabilitati da Vladimir Putin, scrive il quotidiano russo Nezavissima Gazeta secondo cui quello che era stato presentato come un ammutinamento armato viene ora descritto, dai commentatori filo Cremlino, come una umile richiesta in forma di ammutinamento. Ma materiale compromettente su Prigozhin viene presentato in diversi servizi delle televisioni pubbliche. E questo segnala uno scontro fra le elite.
L’intelligence britannica dal canto suo cita nuovi elementi a favore della tesi che il generale Sergei Surovikin, comandante in capo delle forze aerospaziali russe, sia stato messo da parte dopo la fallita rivolta della Wagner lo scorso 24 giugno.
Il 10 luglio, il capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov, è apparso per la prima volta in tv dalla rivolta Wagner, ricorda il bollettino giornaliero dei servizi di Londra. In questa occasione, Gerasimov ha ricevuto un briefing in collegamento video da parte del colonnello-generale Viktor Afzalov, capo di stato maggiore delle forze aerospaziali. Afzalov è in carica da quattro anni, ma quella del 10 è probabilmente la sua prima apparizione pubblica insieme a Gerasimov. E dato che Afzalov è il vice di Surovikin, “il suo maggiore profilo pubblico, mentre non è chiaro dove si trovi Surovikin, dà maggior peso all’ipotesi che Surovikin sia stato messo da parte dopo l’ammutinamento”.
Considerato vicino alla Wagner, Surovikin non è più stato visto in pubblico dal 24 giugno, mentre sono circolate voci non confermate che sia stato arrestato.
I cittadini russi hanno ritirato dalle banche 100 miliardi di rubli (pari a 1,1 miliardi di dollari) durante il panico seguito alla marcia dei mercenari Wagner verso Mosca. Il dato, fornito dalla Banca Centrale russa, viene citato da Moscow Times e Meduza. Si tratta della più alta domanda di contanti in Russia dall’annuncio della mobilitazione lo scorso settembre, che provocò un’ondata di emigrazione all’estero.
Secondo il rapporto mensile della Banca, a giugno vi è stata una crescente domanda di contanti che ha portato ad un deflusso di liquidità pari a 500 miliardi di rubli. Un quinto dell’intera somma è stato ritirato il 23-24 giugno, durante “gli eventi politici interni in Russia”, ovvero la rivolta della Wagner. Il primo vice primo ministro russo Andrey Belousov, riferisce Meduza, ha detto che il ritiro di contanti in quei giorni è salito del 70-80% nel sud della Russia – comprese città teatro della rivolta, come Rostov, Voronezh e Lipetsk – per stabilizzarsi poi il 26.
La Banca Centrale russa ha assicurato che il picco nel ritiro dei contanti non “ha portato a problemi di politica monetaria”. Va intanto ricordato che la rivolta Wagner aveva portato ad un crollo del rublo.